«Pronto a mettermi in gioco»

Le prime parole da neo giocatore canturino di Amedeo Tessitori, 20 anni, lungo di 2.06.

« Appena ho saputo che Cantù mi stava cercando non ho esitato ad accettare l’offerta. Sto cercando una famiglia e una casa e credo che non ci sia niente di meglio di una società storica come la Pallacanestro Cantù e del suo pubblico. Gli ultimi due anni per me sono stati abbastanza tosti. Non ho trovato spazio, ma allo stesso tempo ho iniziato a conoscere il mondo del professionismo e ora sono pronto a mettermi in gioco».

Queste le prime parole da neo giocatore canturino di Amedeo Tessitori, 20 anni, lungo di 2.06.

In quale ruolo si sente più a suo agio e quali sono i suoi punti di forza?

«Per ora sono stato utilizzato da centro. Sotto canestro penso di avere la taglia per giocarmela. In questi anni ho lavorato sui miei fondamentali spalle a canestro cercando di costruire anche un discreto tiro dalla media. Ovviamente devo migliorare tanto su diversi altri aspetti».

Si sente pronto ad affrontare questa sfida e rilanciarsi?

«Non vedo l’ora».

Cosa non ha funzionato a Sassari, che è accaduto a Caserta e perché andrà bene a Cantù?

«A Sassari era il mio primo anno in Serie A. Una stagione in cui dovevo imparare a conoscere il mondo del professionismo in una squadra che aveva un certo tipo di gioco a cui non ero ancora pronto. A Caserta è stato un campionato duro anche per la società. Il terzo anno bisogna invece assolutamente fare bene».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola mercoledì 1 luglio

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