Raggio Garibaldi sereno
«Niente ombre sul Como»

«Ognuno può avere la propria opinione, ma personalmente non mi pare di aver notato pregiudizi nei nostri confronti»

L’importante è l’equilibrio. Non solo quello tra reparti e giocatori in campo. Due vittorie, due sconfitte, quattro partite diverse in cui il Como non ha fatto tutto giusto ma tantomeno tutto sbagliato. E la cosa da evitare, secondo il capitano Silvano Raggio Garibaldi, è proprio quella di fermarsi al risultato per esaltarsi o per deprimersi.

«Conosco questa categoria, e so che la prima cosa da fare è non perdere l’equilibrio. Stiamo facendo un percorso di lavoro importante, che non può e non deve essere intaccato da preoccupazioni o allarmismi, così come sarebbe stato sbagliato esaltarsi troppo prima». Ci sono però alcuni aspetti su cui soffermarsi dopo la sconfitta di Renate. Per esempio gli episodi, l’espulsione di Miracoli e il rigore. Commentati con qualche riferimento all’anno scorso, l’arbitraggio della partita con il Seregno, un certo modo di giudicare gli atteggiamenti del Como. Oltretutto il giudice ha squalificato a sorpresa il centrocampista Marano per frasi contro l’arbitro. «Non vorrei tanto soffermarmi su questi aspetti, dico solo che mi è dispiaciuto per l’espulsione di Miracoli, forse un po’ eccessiva. In quanto al resto, ognuno può avere la propria opinione, ma personalmente non mi pare di aver notato pregiudizi nei nostri confronti. Certo, fossimo rimasti in undici... Mi resta quel rammarico».

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