Sacripanti niente alibi dopo il ko
«Serve una mentalità migliore»

Il coach dell’Acqua Vitasnella non giustifica la sconfitta della sua squadra a Bologna

«Mi dispiace perché arrivavamo da una serie positiva e stavamo giocando bene e con energia. Volendo, avremmo pure tante scusanti, dall’assenza di Feldeine al dolore all’inguine di Williams, ai problemi in settimana di Laganà e Hollis. Però dobbiamo avere una mentalità migliore sin dall’inizio soprattutto in trasferta, visto che abbiamo avuto la forza di reagire nella terza frazione».

Pino Sacripanti non accampa scuse per cercare di giustificare la sconfitta della “sua” Acqua Vitasnella a Bologna. Imputata principale nella partita di Cantù all’Unipol Arena è la difesa. Indifendibile, appunto. Senza se e senza ma. Del resto, i 108 punti subìti sono uno sproposito.

Cantù si è fatta cogliere impreparata come atteggiamento (55 punti accusati a metà partita) ed è questa circostanza che più ha deluso il proprio coach. «Abbiamo iniziato molto male la partita - la sua analisi -, sbagliando tiri da sotto, buttando via troppi palloni e soprattutto non tenendo gli uno-contro- uno. La Virtus invece si è fatta trovare pronta e reattiva, ha disputato una gara di grande intensità, aggredendoci sempre. Su diversi nostri giochi i bianconeri si sono schierati a zona e noi abbiamo fatto fatica arrivando all’intervallo sotto di ben 15 punti».

«Rimontato con grande ardore»

La reazione dei brianzoli è stata peraltro veemente come argomenta il parziale di 18-32 nel terzo periodo che porta Sacripanti ad affermare «abbiamo rimontato con grande ardore e siamo riusciti anche ad andare sul +1 però purtroppo lo sforzo prodotto ci ha un po’ condannato negli ultimi minuti. Bologna ha meritato di vincere la partita e le faccio i complimenti».

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