Sacripanti su Metta: «Da lui
non aspettiamoci 30 punti»

«Uomo intelligente, persona matura, atleta che sa giocare a basket comprendendone al volo nozioni, informazioni e letture.

Inoltre, è stato, è e sarà un ottimo compagno di squadra. Su questo potrei anche mettere la mano sul fuoco»: questo il bigino che Pino Sacripanti dispensa alla stampa evitandole così di rispolverare capitolo per capitolo l’argomento Metta World Peace.

Che giocatore è quello che da domani a Pistoia vedremo per la prima volta all’opera in Italia?

«Uno dal quale non ci si aspetta 30 punti, né che sia il nostro primo finalizzatore e neppure che possa essere individuato come il “go to guy”. Lui è uno che sa fare tante cose, molte delle quali immediatamente percettibili e altre maggiormente untouchable, quelle che non finiscono sulle statistiche ma che presentano un peso specifico assai considerevole».

Timori? «No, vorrei solo che la gente non si aspettasse uno che sta subito in campo 40 minuti e che si gioca tutti i palloni. I tifosi, ma anche lui stesso e la squadra, devono capire che Metta è un valore che si va ad aggiungere a ciò che abbiamo già. Io da lui mi aspetto soprattutto solidità oltre che esperienza nello spendere i falli, nel portare una difesa, nel fare la cosa giusta al momento giusto».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola domenica 29 marzo

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