Schembri, l’Olimpiade
resterà un miraggio

Niente da fare per il triplista di Rovellasca che non ha sfruttato l’ultima occasione buona a Padova

Missione impossibile per Fabrizio Schembri (Carabinieri) al quale si era aperto uno spiraglio per le Olimpiadi di Rio. Al 30° Meeting internazionale Città di Padova il “grillo” di Rovellasca non è riuscito a superare il test richiesto dai tecnici Fidal portandosi dietro ancora le afflizioni di una contrattura alla coscia destra che in pratica gli ha precluso di essere protagonista nella parte più importante della stagione.

Per la verità l’allievo di Flavio Alberio era in possesso del minimo B, con la misura di 16,82, ma, ovviamente, doveva dimostrare di aver ritrovato l’efficienza fisica e una performante condizione atletica.

Niente di tutto ciò, perché, dopo aver partecipato solo per onor di firma ai campionati italiani (due salti e poi a casa) di cui era detentore del 16° titolo, oltre tre mesi di quasi assoluto digiuno agonistico si sono fatti pesantemente sentire.

Allo Stadio Euganeo si è sottoposto ai primi tre tentativi (15,42, 15,84, 15,80) per poi ritirarsi. Per lui il settimo posto davanti, con un cm. in più, al neo campione tricolore Daniele Cavazzani (15,83). Gara vinta (16,96) dal cubano Alexis Copello su Chris Carter (16,62, Usa) e Olu Olamigoke (16,61, Nigeria).

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