Sentinelli carica il Como
«Gli schiaffi fanno anche bene»

Il capitano vuole archiviare il ko di Casale «Certe sconfitte sono inammissibili,solo colpa nostra»

Niente più sbagli. Le possibilità di errore sono finite dopo la sconfitta di Casale. Una partita che, dice il capitano del Como Davide Sentinelli, «una grande squadra avrebbe dovuto vincere senza problemi». È un mea culpa che fa seguito anche alla rabbia già espressa subito dopo la gara dal misterAndreucci e da Ninni Corda. Che se l’è presa soprattutto con i giocatori più esperti.

E il capitano non cerca neppure di difendersi, «perchè in questo caso c’è poco da difendere. Due sconfitte in cinque partite purtroppo non sono ammissibili se si vuole vincere il campionato». Pagine chiuse, si spera definitivamente. «Io credo proprio di sì. A volte qualche schiaffo può fare bene, e questa con il Borgaro può essere la partita giusta per cercare di arrivare finalmente al primo posto. Perchè è vero che c’è ancora tempo, è vero che se le vincessimo tutte da qui alla fine vinceremmo il campionato, ma sono anche cose che stiamo dicendo già da un po’. E a un certo punto bisogna metterle in pratica».

Fa effetto sentir dire che la squadra non aveva la giusta motivazione. Come può essere possibile in un momento del genere? «Infatti è inammissibile. Ed è giusto prendersela con noi più esperti, perchè l’esperienza si vede in momenti come questi. Momenti in cui bisogna andare a prendersi quello per cui stiamo giocando, senza nessuna paura. Non si può prendere un gol a cinque minuti dalla fine come ci è successo domenica, la colpa è solo nostra. Abbiamo sofferto le ultime due soste, è difficile capire il perchè, la mancanza di continuità è certamente un nostro grosso limite, che dobbiamo definitivamente superare. Ora per fortuna non ci si ferma più».

Determinanti adesso, secondo Sentinelli, saranno le tre partite prima di Pasqua. Contro il Borgaro, a Voghera e con l’Inveruno. «Assolutamente tre gare da vincere. Non che siano semplici, ma sono occasioni alla nostra portata. E io credo che per fine mese saremo in testa».

Perchè appunto è ora di non dire più che tanto c’è tempo, e perchè arrivare davanti al Gozzano prima dello scontro diretto è molto importante. «Sì perchè psicologicamente è tutta un’altra cosa, per noi che finchè siamo dietro abbiamo comunque meno sicurezza, perchè ogni errore può costare caro. E per loro, che cominciano ad avere addosso un altro tipo di pressione. L’insidia più grande per noi siamo proprio noi stessi. Abbiamo dimostrato che quando vogliamo vincere ci riusciamo, ma dobbiamo volerlo veramente. Senza distrarci. Per questo dico che queste prossime partite sono fondamentali, perchè quelle che verranno successivamente saranno più dure sulla carta ma certamente non rischiano di essere poco stimolanti, anzi saranno le più belle. Sono le squadre piccole il nostro problema».

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