Sfila il Canturino
di ieri oggi e domani

La grande festa della società gialloblù con i presidenti del passato e i talenti lanciati tra i pro. Le tre Aquile d’oro a Moscatelli, Radice e Borghi.

La saggezza (infinita) di alcuni dei padri nobili, la freschezza di quelli che ancora oggi corrono da professionisti e la verve di chi ha ancora muscoli e cervelli per tentare di farlo, e cioè l’attuale squadra Juniores. Non mancava niente, al Colosseo di Montesolaro, per il Gran Galà del Cc Canturino, appuntamento tradizionale che si è anche potuto trasformare in storico per via dell’assegnazione delle tre Aquile d’Oro, la massima onorificenza di un club che ha archiviato la stagione numero 117.

Non sono mancati momenti di vera commozione, soprattutto alla consegna delle benemerenze. A cominciare da Mario Moscatelli, barba fatta e 80 anni appena compiuti da mettere in bella mostra: a lui, storico collaboratore da 50 anni, il riconoscimento aureo e la pergamena.

Per proseguire con il past president Luigi Radice.

Applausometro ai massimi livelli per Antonio Borghi, altro past president. Lui che quel colosseo dove si teneva il raduno l’ha costruito nei primi anni Duemila insieme al figlio Sergio.

Poi è stato è il momento dei professionisti. Sette quelli attualmente in gruppo, cinque i presenti perché i due Bagioli sono stati bloccati da un problema familiare dell’ultima ora.

E così, in ordine rigorosamente alfabetico, ecco ricevere la pergamena Davide Ballerini, Alessandro Fancellu, Davide Orrico, Simone Petilli e Matteo Spreafico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA