Sodini stringe i denti
Aspettando Bryant

«Per perseguire obiettivi alti bisogna passare attraverso difficoltà. Non siamo mai stati al competo, ma su 14 partite di campionato»

Come nel film “Cast Away” il protagonista Tom Hanks torna alla realtà dall’isola in cui aveva trovato la salvezza dopo un ammaraggio di fortuna, anche Cantù torna a una normalità “diversa”. Perché riprende il campionato – e da domenica sarà tour de force per un mese abbondante – e la S.Bernardo si ritrova ad affrontare tutti i propri impegni con (per ora) due uomini in meno. Situazione emergenziale che, con l’arrivo lunedì di Bryant, sarà perlomeno tamponata.

Domani Cantù torna in campo a Mantova, ma con le ferite degli ultimi giorni: «L’uomo del Covid ero io – ammette coach Marco Sodini -, in più abbiamo perso per infortunio il nostro capitano. Che è molto più di un giocatore importante, prova ne sia il suo impatto sulla squadra: tutti mi hanno scritto e chiamato perché lui è davvero una persona eccezionale. Il capitano nello spogliatoio è Sergio, l’hanno sottolineato tutti: il nostro sogno è arrivare in fondo con lui accanto. Ora è Da Ros il capitano formale, perché bisogna indicarne uno per forza, ed è una scelta mia».

Una lunga introduzione per sottolineare, ancora un volta, le difficoltà di un campionato che si sta rivelando, per varie vicissitudini, uno slalom tra piccole e grandi avversità: «Per perseguire obiettivi alti bisogna passare attraverso difficoltà. Non siamo mai stati al competo, ma su 14 partite di campionato, per 13 siamo stati primi. Vi posso garantire che Udine è strafelice di essere stata così vicina a Cantù. Per questo credo che, mettendo nel conto anche la salutare sconfitta a Treviglio, a Torino abbiamo fatto un’impresa».

Ora c’è Mantova da affrontare, squadra in ripresa dopo mesi di buio totale: «Affronteremo la terza partita senza due giocatori e con un terzo, Severini, lontano parente di quello che abbiamo visto prima dell’infortunio. Mantova si è ripresa terza partita grazie ai recuperi nel roster e questo spiega tante cose della A2, un campionato complicato da raddrizzare un corso d’opera. Sarà una partita complicata, non lo nego, più che per il loro talento che oggettivamente c’è, quanto per le nostre condizioni. Ma per i nostri giocatori può essere una grande opportunità per mostrare ancora di più di cosa sono capaci».

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