Il superG di Santa a Jansrud
È una dittatura norvegese

Ma, nella prima delle tre gare di fila in Valfurva, l’Italia può festeggiare con Paris, terzo

Continua la dittatura del norvegese Kjetil Jansrud in superG: dopo Val d’Isere e Gardena domina anche a Santa Caterina. Tre piste diverse per velocità e caratteristiche, tre piccoli capolavori. Con 1’30”88 Kjetil precede di 60/100 di secondo l’austriaco Hannes Reichelt e di 65/100 il nostro Dominik Paris.

Il segreto del norvegese sta, oltre che nei grandi fondamentali tecnici, nella morbidezza e scioltezza dei suoi movimenti, una chiave fondamentale su una pista complessa come quella valtellinese. «Sono stato davvero veloce nella parte alta – ha detto Jansrud – sotto ho cercato solo di sciare bene, non commettere errori».

Un bel superG quello disegnato dal valdostano ex azzurro , Eric Seletto, ora allenatore dei francesi, che ha sfruttato al meglio le asperità della pista Deborah Compagnoni. Chiuso nella parte iniziale veloce nella seconda metà, l’ideale per evidenziare il talento. L’ordine d’arrivo finale non mente.

Deluso il leader della classifica di Coppa, l’austriaco Marcel Hirscher, fra gli ultimi a 3”43 da Jansrud. Dagli altri azzurri si aspettava di più. Se ha sorpreso De Aliprandini, 17° alla fine a 1”76, erano attesi Innerhofer e Fill.

Ma ha sentito una folata di vento contrario nella parte alta ed ha rimediato 1”80 di distacco alla fine, Peter Fill addirittura è precipitato a 3”03 dal vincitore, dopo aver completamente perso il ritmo nella parte finale anche per uno sci rovinato da una pietruzza.

Ma la possibilità di rivincita è dietro l’angolo, già domani con la discesa (ore 11.45), la più spettacolare e avvincente della Coppa del Mondo.

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