Tentori, sfuma l’altro oro

Alle Universiadi nella Supercombinata della Sierra Nevada, inforca nello dopo aver vinto il SuperG

Michelangelo Tentori ci ha fatto sognare ancora.

Il ventitreenne canzese infatti è stato ad un passo dal vincere l’oro anche nella supercombinata nelle Universiadi. Sulle nevi della Sierra Nevada, dove venerdì si era imposto nel supergigante, portando la prima medaglia all’Italia nella spedizione per i giochi olimpici riservati agli studenti universitari, il portacolori dello sci club Lecco, era ampiamente al comando, con un vantaggio incolmabile, quando ha pagato dazio, a poche porte dal traguardo, ad un errore nello slalom, che lo ha fatto precipitare sino al ventiduesimo posto. Meglio ha fatto l’altro comasco, Pietro Migliazza, che ha chiuso diciassettesimo, sfiorando la top ten per una cinquantina di centesimi: un niente dopo un supergigante e uno slalom. L’albavillese poi è diventato maggiorenne sulla pista della Sierra Nevada, affrontando la sua terza supercombinata della carriera. E’ un vero esperto invece Tentori che puntava - e non l’aveva nascosto alla vigilia - a salire ancora sul gradino più alto del podio e provare la grande emozione della premiazione, con l’inno di Mameli a “rompere” l’aria gelida della località sciistica spagnola. E il canzese c’è andato davvero vicino. Nella prima delle due prove, il supergigante “Supermich”, come lo chiamano i colleghi azzurri e gli amici, ha dato un’altra dimostrazione di grande potenza e forza. Miglior tempo in assoluto con un vantaggio di 44 centesimi sull’altro italiano Giulio Bosca; terzo a cinquanta il norvegese Patriksonn, quarto il canadese Schuessler Bedar a cinquantuno. Tra Tentori e il secondo oro, restavano solo i paletti stretti dello slalom, previsto su un’unica prova. Ma ha inforcato, pur arrivando lo stesso al traguardo.

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