Udanoh: «Cantù? Brave persone
e tanti piatti squisiti. L’ideale»

Intervista con il centro americano della Red October protagonista del successo contro Trento.

Prestazione totale l’ultima sua contro Trento. Cosa di tutto ciò che ha fatto le ha dato maggior soddisfazione?

«La mia difesa. La mia difesa è sempre qualcosa che mi rende molto orgoglioso di me stesso e delle mie prestazioni. Sono sempre stato uno dei migliori difensori di ogni campionato in cui ho giocato, se non il migliore».

Sembra di capire che lei abbia un buon rapporto con Pashutin.

«Il coach mi guarda come un giocatore fisicamente e mentalmente duro. Io e lui la pensiamo allo stesso modo, abbiamo la stessa idea di pallacanestro. È facile per me dunque identificarmi in persone che la pensano come me, per questo andiamo molto d’accordo».

Frequenta un po’ la città di Cantù oppure è uno che preferisce restarsene a casa quando non è con la squadra?

«Vado in centro a Cantù abbastanza spesso. È una bella città, piccola ma abitata da persone simpatiche e cordiali. Poi il cibo qui è squisito. Questo è tutto ciò di cui ho bisogno veramente: vivere in un posto dove ci sono brave persone e un buon cibo».

L’intervista integrale sulla Provincia di mercoledì 17 ottobre

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