«Un anno in più agli Juniores?
È il minimo che si possa fare»

In attesa di sapere se si potrà riprendere, il dibattito è aperto. Frigerio (Canturino): «Rinviare tutto al 2021 la soluzione più indolore».

Il ciclismo, nuove ordinanze governative a parte, si fermerà almeno fino alla fine del mese di giugno.

Il presidente della Federazione, Renato di Rocco, ha infatti firmato una delibera con la quale ha annullato «tutte le gare di tutte le specialità e categorie del calendario Fci fino al 30 giugno».

Provvedimento che rinvia «a data da destinarsi tutti i campionati italiani di tutte le specialità e categorie che si sarebbero dovuti tenere nel mese di giugno» e, così facendo, riaccende la discussione circa l’opportunità, o meno, di proseguire la stagione, quantomeno per le categorie differenti da professionisti e Under 23.

«Il dibattito è interessantissimo», commenta Paolo Frigerio, presidente del Club Ciclistico Canturino 1902, una delle due società comasche – l’altra è l’Energy Team di Albese con Cassano – iscritte alla categoria Juniores, quella che consente ai migliori di sfociare nei dilettanti.

«Data la situazione, dare la possibilità di effettuare un altro anno agli Juniores mi sembra il minimo. Questo, anche se si riuscisse a correre una stagione tra luglio e novembre. Rimarrebbe a carico delle società come la nostra il problema degli sponsor», prosegue.

Il tema dei costi, ovviamente, non è secondario, soprattutto in un momento come l’attuale. Anzi. Lo stesso Frigerio, sul punto, è chiaro: «Rinviare tutto al 2021 sarebbe la soluzione più indolore. Ridurrebbe i costi di gestione (l’abbigliamento rimarrebbe lo stesso, tanto per citare una voce di spesa) e ci consentirebbe di provare a ripartire alla grande».

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