«Uniti e ambiziosi
I calcoli solo alla fine»

Dopo Siena parla il presidente della Pool Liberats, Molteni.

Pensando al basket, e alle «grandi battaglie sportive vissute nei tempi che furono», il presidente Ambrogio Molteni gongola per la vittoria 3-2 colta sul campo del mitico PalaEstra. «Abbiamo espugnato Siena. In un certo senso abbiamo tenuto alto l’onore dello sport di Cantù», racconta dopo il successo, inaspettato, colto nel recupero del primo turno di andata contro l’Emma Villas Aubay.

Una vittoria in cui in pochi, alla vigilia, credevano; due punti che fanno morale e che, tutto sommato, muovono un po’ anche la classifica di Serie A2. «I conti – dice Molteni - si fanno soltanto alla fine. Oggi abbiamo 9 punti, che sono gli stessi che avevamo lo scorso anno prima del Covid-19. La differenza sta nel fatto che nel 2020 avevamo giocato 19 partite e mancavano soltanto tre incontri alla fine; quest’anno, invece, di partite finora ne abbiamo affrontate 11. Aspettiamo, insomma, a trarre conclusioni: un paio di stagioni fa alla fine del girone d’andata eravamo ottavi, poi al ritorno le abbiamo vinte tutte e siamo arrivati fino in semifinale».

Quest’anno le ambizioni sono differenti. La squadra è giovane, il budget decisamente differente rispetto alle formazioni che puntano alla SuperLega e l’assenza di retrocessioni consente di stare un po’ più sereni del solito. Il traguardo fissato è l’accesso ai playoff. Per farlo, Cantù deve «lasciarsi alle spalle almeno due squadre» per arrivare in decima posizione, ossia la prima utile per accedere alla fase successiva.

«Non arrivare negli ultimi due posti», dunque, è l’obiettivo fissato, con il proposito, a quel punto, di far valere nel finale di stagione il mix di freschezza ed esperienza che anima la formazione di coach Matteo Battocchio. La ricetta è nitida agli occhi del presidente, che parte proprio dal carattere visto in campo a Siena: «Arrivavamo da un 3-0 subito 48 ore prima in casa dalla medesima squadra. Siamo andati nella loro tana e abbiamo vinto 3-2. Se non fossimo una squadra unita un’impresa di questo genere non si sarebbe potuta fare. Il nostro è uno spogliatoio di ragazzi che si allenano e si trovano bene tra di loro: questo è fondamentale per il proseguo del campionato».

Una rondine, ovviamente, non fa primavera; certo è che, in vista della trasferta di Taranto, la Libertas vista martedì pomeriggio potrebbe dire la sua anche in Puglia: «Speriamo di iniziare a stare un po’ più tranquilli di come è stato nelle ultime settimane. Tra Covid-19, infortuni e cambio del primo palleggio ne abbiamo vissute davvero molte. Ora dobbiamo recuperare al 100% Bertoli e Mariano, trovare i giusti meccanismi con nuovo palleggiatore e credere nei nostri giocatori più giovani. E poi godiamoci Motzo, che da opposto è davvero esploso (34 i punti fatti nell’ultimo incontro)», continua. In chiusura, un pensiero per quel PalaFrancescucci ancora avaro di soddisfazioni: «Dobbiamo riuscire a ottenere la prima vittoria in casa. Finora ne abbiamo vinte tre, ma sempre lontano da Casnate con Bernate», conclude Molteni.

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