Albania-Ue: accordo con Frontex su gestione frontiere

E' stato firmato a Tirana dal commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos, l'accordo per la gestione dei confini fra l'Albania e l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, Frontex.

TIRANA - E' stato firmato oggi a Tirana, dal commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, l'accordo per la gestione dei confini fra l'Albania e l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, Frontex. L'intesa prevede "una migliore gestione deI flussi migratori irregolari e permetterà la presenza sul territorio albanese di squadre dell'Agenzia europea delle guardie di frontiera e guardacoste-Frontex", ha affermato Avramopoulos, a margine di una conferenza stampa congiunta col ministro dell'Interno albanese Fatmir Xhafaj. Si tratta del primo accordo del genere che l'Ue raggiunge con i Paesi dei Balcani occidentali.

 

"Spero possa servire da modello per la conclusione dei negoziati in corso anche con la Serbia e l'ex repubblica jugoslava della Macedonia", ha aggiunto Avramopoulos. Il commissario europeo e il ministro albanese hanno firmato anche un accordo di cooperazione nella lotta al narcotraffico "che renderà possibile all'Albania di accedere ai fondi europei dedicati alle politiche contro le sostanze stupefacenti". Tirana infatti "è fermamente decisa a fare si che il Paese non sia più nella mappa dei paesi in cui viene coltivata la marijuana", ha affermato da parte sua Xhafaj. Lo scorso anno il fenomeno si è drasticamente ridotto, grazie anche alla stretta collaborazione con la Guardia di Finanza italiana.

 

Avramopoulos si e' detto "colpito da quanto è stato raggiunto in relazione alle questioni della sicurezza" e ha sottolineato che alla luce della strategia di allargamento presentata la scorsa settimana dalla Commissione europea "l'Albania ha ormai una finestra ed un'opportunità storica per legare strettamente il suo futuro all'Ue". Tirana spera infatti di ottenere il via libera ai negoziati di adesione all'Unione europea nei prossimi mesi.

 

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