Brexit: Johnson vede Von der Leyen a Londra

BRUXELLES - Ursula von der Leyen prevede "negoziati duri" fra Ue e Regno Unito sulle relazioni del dopo Brexit, ma è convinta che un'intesa sia possibile, con legami destinati a restare "indistruttibili". "Senza un'estensione del periodo di transizione oltre il 2020 - nota la presidente della Commissione, giunta intorno alle undici di mattina a Londra, prima di vedere Boris Johnson - non ci si può aspettare un accordo su ogni singolo aspetto della nuova partnership. Dovremo avere delle priorità, ma siamo pronti a disegnarne una senza precedenti con zero dazi, zero quote e zero dumping".

Secondo la presidente della Commissione Ue, invitata a tenere un discorso sul futuro dell' "amicizia" fra Ue e Gran Bretagna alla London School of Economics prima del vertice con Johnson a Downing Street, Londra può ancora "scegliere la collaborazione invece dell'isolamento". "So che gli ultimi anni sono stati difficili e divisivi", ha affermato fra l'altro la presidente della Commissione europea, ma "spero che ora si possa voltare pagina insieme attraverso un atteggiamento costruttivo e ambizioso negli imminenti negoziati" sulle relazioni future. "Davanti a noi vi sono colloqui duri e ciascuna parte dovrà dare il meglio di sé", ha avvertito, mostrandosi tuttavia ragionevolmente ottimista sul loro esito e assicurando che "il Regno Unito avrà sempre nell'Unione Europea un amico fidato e un partner".

Anche la situazione in Iran e Iraq sarà argomento di discussione. "E' nostro comune interesse costruire una nuova partnership fra l'Ue e il Regno unito che ci permetta di difendere e rafforzare i nostri interessi sia dal punto di vista economico che della sicurezza", aveva detto la presidente della Commissione Ue prima di partire per Londra, al termine della riunione del collegio dei commissari a Bruxelles.

Il governo britannico continua a evocare una "de-escalation" nel Golfo dopo la rappresaglia missilistica iraniana. Lo ha sottolineato oggi ai media il ministro per la Brexit, Stephen Barclay, che più tardi affiancherà il premier Boris Johnson in un incontro a Londra con la nuova presidente della Commissione europea dedicato in prima battuta ai negoziati con Bruxelles in vista dell'ormai imminente uscita formale del Regno dall'Ue. "Una guerra non è nell'interesse di nessuno", ha affermato Barclay, dopo che il titolare degli Esteri, Dominic Raab, aveva condannato i raid di Teheran. Il ministro ha poi difeso Johnson dalla critiche per il suo forfait ieri a un primo dibattito di Westminster sulla crisi iraniana: dibattito a cui il premier Tory si era fatto rappresentare dal responsabile della Difesa, Ben Wallace, ed era stato accusato dal leader uscente dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn, di "nascondersi" e di voler dare "copertura" ai tamburi di guerra di Donald Trump. Johnson interverrà invece oggi alla Camera dei Comuni.

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