Tribunale ha disposto sequestro dei beni su loro ricorso
(ANSA) - BOLOGNA, 10 OTT - ''Teniamo a ribadire, a voce alta,che nessuno ne' intende ne' puo' licenziare nessuno e chenessuno pensa e puo' intervenire per ridimensionare o smembrareil gruppo''. Lo dicono in una lettera aperta ai dipendenti Faac- la multinazionale dei cancelli automatici lasciata in eredita'alla diocesi da Michelangelo Manini - Carlo Rimondi, zio diMichelangelo, e la cugina Mariangela Manini. Nei giorni scorsiaccogliendo il ricorso dei due il tribunale ha disposto ilsequestro dei beni.