Grandi Rischi, possibili forti scosse

(ANSA) - ROMA, 21 GEN - "Ad oggi non ci sono evidenze che siain esaurimento" la sequenza sismica iniziata con il terremotodello scorso 24 agosto nell'Appennino Centrale e proseguita poicon altre scosse il 26 ed il 30 ottobre e, da ultimo, il 18gennaio. Lo indica la Commissione Grandi rischi, mettendo inguardia da possibili nuovi eventi ancora più intensi nelle zonevicine, fino ad una magnitudo 6-7. La Commissione identifica tre aree contigue alla faglia principale responsabile dellasismicità in corso, che non hanno registrato terremoti recentidi grandi dimensioni e hanno il potenziale di produrre terremotidi elevata magnitudo (M 6-7). Questi segmenti - localizzati sulproseguimento verso Nord e verso Sud della faglia del MonteVettore-Gorzano e sulle aree già colpite dagli eventi diL'Aquila 2009 e Colfiorito 1997 - rappresentano "aree sorgentedi possibili futuri terremoti". Gli esperti segnalano inoltreche i recenti eventi ripropongono il problema della sicurezzadelle infrastrutture critiche quali le grandi dighe.

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