
BRUXELLES - "Sia chiaro, e lo abbiamo detto più volte, che un divieto sui social media" per i minori di una certa età "non è ciò che la Commissione sta facendo. Non è ciò verso cui ci stiamo dirigendo. E' una prerogativa degli Stati membri. E' stato chiaramente stabilito nel Gdpr che stabilisce che è competenza degli Stati membri mettere in atto misure per la maggioranza digitale tra i 13 e i 16 anni. Quindi, naturalmente, gli Stati membri possono optare per questa opzione". Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue durante l'incontro con la stampa, interpellato sulle sollecitazioni del presidente francese Emmanuel Macron per l'introduzione di un divieto Ue ai social media ai ragazzi con meno di 15 anni. "Condividiamo le stesse preoccupazioni sollevate dagli Stati membri dell'Ue e dai genitori - ha aggiunto -. Prendiamo la questione molto seriamente. Inoltre, alla luce dei recentissimi eventi accaduti ieri, vogliamo rendere lo spazio digitale sicuro per i nostri figli, in modo che possano navigarvi e godere di tutti i vantaggi che ne derivano".
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