
Europa
Mercoledì 21 Maggio 2025
Mattarella: "La Difesa europea è una sfida cruciale per poter incidere"
BRUXELLES - "Ci troviamo a dover colmare con urgenza i ritardi accumulati nel corso di decenni in cui gli Stati membri non hanno saputo convergere su scelte condivise per rafforzare la capacità di difesa comune". La politica di sicurezza e difesa comune "non può non essere adeguatamente sviluppata e quest'ultima è una sfida cruciale per una Ue che voglia affermarsi quale soggetto geopolitico capace di incidere su scala planetaria: un attore globale deve saper governare sfide strutturali di portata globale, stabilendo rapporti strutturati e proficui con tutti i Paesi del mondo". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella ai membri della Commissione europea.
"Avete aperto molti cantieri che vanno nella giusta direzione: penso alle politiche migratorie, al processo di semplificazione e riduzione dei carichi amministrativi, alle proposte per mettere in atto le raccomandazioni dei recenti rapporti sul mercato unico e sulla competitività", ha continuato il presidente della Repubblica. "In ciascuno di questi cantieri l'Italia e il suo Governo è pronta a lavorare con responsabilità e concretezza a fianco delle Istituzioni europee", ha aggiunto.
Il presidente della Repubblica ha parlato anche della "responsabilità di accelerare i concreti progressi per i Paesi candidati nel loro percorso di integrazione nella famiglia europea". L'alternativa, ha detto ai 27 commissari, "di cui purtroppo già si vedono alcuni segnali, è quella di un affievolimento della spinta europeista nelle opinioni pubbliche, e quindi nei governi, di quei Paesi la cui fiducia nell'Unione e nelle sue promesse di benessere e sicurezza non avremo saputo alimentare adeguatamente".
"Una Unione allargata dovrà essere, necessariamente, anche una Unione più forte e più coesa: spetta a questo importante ciclo istituzionale dell'Unione di compiere un vero e proprio salto di qualità per una riforma complessiva dell'Unione, in grado di trovare l'equilibrio nell'attuazione delle priorità europee e in un rafforzamento della struttura istituzionale", ha insistito.
"In un periodo di dichiarata sfiducia da diverse parti sul valore dell'apertura dei mercati, veicolo di cooperazione, le intese commerciali con altri grandi mercati, come è avvenuto con il Ceta e con l'accordo con il Mercosur, e come può avvenire con altre grandi aree, realizzano una rete di cooperazione globale di cui l'Unione è protagonista, ponendosi anche come esempio di collaborazione nella comunità internazionale", ha sottolineato ancora.
Mattarella ha invitato anche a non "perdere di vista i diritti e il benessere degli europei". "I nostri cittadini devono sapere che non abbiamo dimenticato gli impegni presi a partire da quella fondamentale dichiarazione di Göteborg sul Pilastro sociale dell'Unione che impegnava Stati membri e Istituzioni a lottare contro la disoccupazione, la povertà e la discriminazione, per offrire pari opportunità ai giovani e alle persone vulnerabili per una Europa sempre più equa", ha detto ancora.
"L'Unione dispone già di molti efficaci strumenti di dialogo con singoli Paesi o attori regionali, dialogo che va coltivato e intensificato nell'attuale contesto geopolitico, a cominciare dai rapporti con il Vicinato Sud e con l'Africa", ha proseguito nel suo discorso. "Ricordo gli esempi del "Global gateway" o del futuro "Patto per il Mediterraneo": siamo chiamati a contemperare gli impegni politici con la disponibilità di adeguate risorse finanziarie, per tenere testa alla concorrenza internazionale anche nei partenariati di cooperazione, e per dare concretezza a queste importanti iniziative in materia di energia, migrazione, sviluppo umano", ha sottolineato il capo dello Stato. "Se l'Unione Europea sarà assente o inefficace in questi scacchieri" internazionali, ha detto il capo dello Stato, "altri attori prenderanno il sopravvento in queste aree del mondo, come stanno palesemente cercando di fare, sostituendosi all'Europa, non adeguatamente presente, nei suoi rapporti storici con altri continenti".
"Oggi le diamo il benvenuto qui non solo come statista, ma anche come europeo nel cuore", ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen nell'ospitarlo durante la riunione. "A livello personale, signor presidente, vorrei ricordare uno dei nostri incontri nella sua città natale, Palermo: sono rimasta colpita dal calore con cui lei è stato accolto da tutti, soprattutto dai giovani", ha aggiunto. "I giovani italiani la ammirano perché è sempre stato una voce di saggezza e un punto di riferimento e voglio che sappia che questo vale per tutti gli europei", ha rimarcato.
"Lei due settimane fa ha detto 'nessun dorma': abbiamo sentito la sua richiesta e oggi discuteremo come possiamo rispondere", ha proseguito ancora.
"Nel suo primo discorso di 10 anni fa lei ha definito la nostra Unione un porto sicuro e una frontiera di speranza: ha affermato che i Paesi europei hanno bisogno della nostra Unione per proteggere e proiettare la loro sovranità nel mondo e da allora ha sempre invitato l'Europa a essere ambiziosa e a puntare più in alto", ha sottolineato. "Ha chiesto un'azione forte in materia di competitività, in linea con le relazioni Draghi e Letta: è proprio questo il tema che abbiamo discusso oggi nella riunione del Collegio", ha detto parlando della strategia per il mercato interno varata dalla Commissione quest'oggi.
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