Biotestamento/Maggioranza:Stop a nutrizione in casi eccezionali

Biotestamento/Maggioranza:Stop a nutrizione in casi eccezionali Emendamento del relatore Di Virgilio: Solo quando inefficace

Roma, 16 nov. (Apcom) - La maggioranza è pronta a modificare il disegno di legge sul testamento biologico approvato a marzo dal Senato anche sul punto più controverso. Il relatore, Domenico Di Virgilio (Pdl), ha infatti presentato un emendamento che prevede - in casi circoscritti ed eccezionali - la sospensione di alimentazione e idratazione artificiali ai pazienti. L'esponente di maggioranza nega, peraltro, che su questo tema sia in atto uno scontro all'interno del Pdl tra 'finiani' e 'berlusconiani'.Cinque sono gli emendamenti che il relatore ha depositato in commissione Affari sociali alla Camera per modificare il ddl Calabrò. "Uno - spiega Di Virgilio - prevede che idratazione e alimentazione in casi eccezionali possono essere sospesi, per esempio quando non risultino più efficaci nel fornire al paziente i necessari fattori nutrizionali. Forse l'opposizione sarà sorpresa".Gli altri quattro emendamenti riguardano la possibilità di adottare le terapie anti-dolore, l'estensione del campo di applicazione della legge oltre i casi di stato vegetativo a tutti i casi di pazienti incapaci di intendere e di volere, le "misure concrete" per i pazienti in stato vegetativo e i loro famigliari e il carattere vincolante del giudizio del collegio medico in caso di controversia tra il fiduciario del paziente e il suo medico curante."Questi cinque emendamenti migliorano il testo del Senato. Livia Turco del Pd chiede una legge più umana. Evidentemente non è a conoscenza dei miei emendamenti. La legge è giù umana e i miei emendamenti la rendono più umana", afferma il relatore. Di Virgilio commenta anche il numero elevato di emendamenti presentati dai radicali (2.470 su oltre 2.600). "Ha tanto il sapore dell'ostruzionismo, anche se spero di no", afferma. Al cronista che domanda un commento all'emendamento presentato da Benedetto Della Vedova insieme ad alcuni parlamentari 'finiani', Di Virgilio risponde: "C'è libertà di coscienza nel Pdl. Io non condivido quella proposta perché o non si faceva una legge oppure, se si mette mano alla legge, bisogna prevedere tutte le condizioni relative alla materia, che, come illustra il suo titolo, riguarda le disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento". Nessuno scontro tra 'finiani' e 'berlusconiani'? "No, io non lo vedo", afferma Di Virgilio.

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