Gay/ Gup dispone perizia psichiatrica su capacità 'Svastichella'

Gay/ Gup dispone perizia psichiatrica su capacità 'Svastichella' Accolta istanza della difesa. "Il coltello non ce l'aveva lui"

Roma, 25 nov. (Apcom) - Una perizia psichiatrica per accertare le condizioni di Alessandro Sardelli, l'uomo che secondo l'accusa aggredì due omosessuali, accoltellandone uno, la sera del 22 agosto scorso, nei pressi del Gay Village. L'accertamento medico è stato disposto dal giudice dell'udienza preliminare di Roma, Rosalba Liso, che ha accolto una istanza del difensore dell'imputato, l'avvocato Riccardo Radi. Sardelli, che ha 40 anni, dall'età di 15 è tossicodipendente.Secondo quanto spiegato dal penalista, dal 2002 è seminfermo di mente e una ultima perizia del maggio 2009 lo ha riconosciuto paranoico, con personalità borderline e affetto da mania di persecuzione. In quel processo Sardelli è stato condannato a 4 mesi per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. "Sia sua madre che suo fratello - aveva già spiegato l'avvocato Radi - sono schizofrenici. Non ha mai svolto attività politica. Il soprannome di 'Svastichella' è dovuto alla prima media ed alla abitudine di disegnare simboli politici. Ma non ne conosce e forse non ne ha mai conosciuto il significato".Nella scorsa udienza il pm Pietro Pollidori, per Sardelli, aveva sollecitato una condanna a 10 anni di reclusione, per i reati di tentato omicidio, lesioni gravi e porto d'arma impropria. Il gup Liso ha accolto, come parte civile, le richieste presentate dal Comune di Roma e dall'Arcigay. Sardelli, nell'interrogatorio di garanzia, aveva ammesso di fatto le proprie responsabilità.Il 2 dicembre prossimo il gup Liso conferirà l'incarico al professor Francesco Raimondo. I quesiti - ha spiegato il giudice in aula - sono quelli imposti dal codice. E cioè l'esperto è chiamato a chiarire la pericolosità sociale dell'imputato, la sua capacità di stare in giudizio e/o quella di intendere al momento del fatto. L'avvocato Radi, rispetto al merito delle contestazioni al suo assistito, ha spiegato: "Agli atti c'è una testimonianza che riconosce un'altra persona che aveva in mano il coltello".

© RIPRODUZIONE RISERVATA