Calcio/ La Russa: Per Juve-Inter, i parlamentari diano l'esempio

Calcio/ La Russa: Per Juve-Inter, i parlamentari diano l'esempio "Il limite non si oltrepassi neppure in curva"

Roma, 3 dic. (Apcom) - Un "premio Balotelli" contro il razzismo, e un incontro per promuovere la solidarietà fra tifoserie in vista di Juve-Inter, partita torrida di sabato 5 dicembre. In Commissione Bilancio alla Camera ha partecipato naturalmente anche Ignazio La Russa in veste di sfegatatato tifoso neroazzurro.Dopo gli ultimi episodi di razzismo e i cori 'anti Balotelli' dalle curve, la politica sente l'esigenza di unirsi per combattere qualcosa che con il calcio non dovrebbe avere nulla a che fare. "Il limite non si deve mai oltrepassare - ha detto La Russa - neppure in una curva". E ha ricordato in particolare le offese di cui è stato oggetto il giovane interista Mario Balotelli, bollandole come inaccettabili. Gli hanno fatto eco tutti i presenti, tra cui l'onorevole Paniz, presidente dello Juve club: "Nello sport non ci sono vincoli partitici, non esistono né destra né sinistra, questo è il nostro messaggio per i tifosi".Lo spirito bipartisan funziona - almeno nei trasversali club calcistici del Parlamento. "Sono interista, meglio figli di sinistra che juventini" ironizza La Russa salvo poi ritrattare: "scherzavo!". Il ministro ha approfittato dell'occasione per parlare delle trasferte spesso vietate ai tifosi ospiti, ribadendo che oltre al pugno duro servirebbe cambiare modo di confrontarsi con i tifosi. E lancia quella che definisce la "proposta La Russa": "trattare i tifosi avversari come quelli che vanno in tribuna d'onore. L'ospite è sacro, anche in curva".I parlamentari interisti e juventini hanno infine annunciato che assegneranno un riconoscimento a Balotelli, in quanto "oggetto dei cori razzisti", ma per par condicio, anche a Buffon, portiere della Juve e della Nazionale, che "ha messo la faccia contro questi episodi di inciviltà". La Russa in conclusione ha auspicato di vedere un giorno i calciatori avversari andare a cena insieme dopo le gare, come nel tanto citato rugby.

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