Copenaghen/ La proposta di Cina e India contro i paesi sviluppati

Copenaghen/ La proposta di Cina e India contro i paesi sviluppati Scienziati confermano attività umana è causa del global warming

Roma, 10 dic. (Apcom) - I paesi emergenti non intendono chinare il capo e farsi imporre dai paesi sviluppati le loro condizioni per contenere il riscaldamento climatico. In un testo confidenziale, elaborato dalla Cina in accordo con India, Brasile, Sudafrica e Sudan, vengono tracciate le linee dell'accordo che risponderebbero ai loro desiderata.Il testo, di cui il quotidiano francese Le Monde ha ottenuto copia, potrebbe imporsi come filo conduttore delle trattative dei prossimi giorni alla Conferenza sul clima di Copenaghen, mentre la bozza del governo danese, anticipata dal britannico Guardian il 3 dicembre, aveva suscitato la reazione dei paesi in via di sviluppo.Intitolato "Copenaghen draft", il documento, che è stato inviato per fax il 30 novembre da Pechino, delinea con chiarezza le posizioni del G77 e apre la porta ai compromessi. Nel preambolo insiste sulla validità del protocollo di Kyoto e indica in "2 gradi centigradi" l'innalzamento della temperatura della Terra da non superare.La bozza dei Paesi in via di sviluppo arriva nel giorno in cui oltre 1.700 scienziati britannici hanno firmato una lettera aperta nella quale confermano le prove della causa umana dei cambiamenti climatici, dopo lo scandalo sollevato dal furto delle mail dell'Università dell'East Anglia nella qualesembrava che i ricercatori cercassero di adattare i dati raccolti alle teorie.I firmatari del documento sostengono che il contenuto dellee-mail non indebolisce affatto le prove raccolte sull'effettivaesistenza del riscaldamento globale e "la base scientifica perconcludere che è dovuto in primo luogo alle attività umane".La Commissione Intergovernativa per i Cambiamenti Climatici(Ipcc) delle Nazioni Unite aveva definito il furto delle mail un"complotto" per far deragliare la Conferenza Internazionale sulClima, in corso di svolgimento a Copenaghen.

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