Berlusconi/ Casini lancia il 'fronte democratico', Bersani apre

Berlusconi/ Casini lancia il 'fronte democratico', Bersani apre E 'coinvolge' Fini: "Ci saranno sorprese". Il Pdl: Un'ammucchiata

Roma, 12 dic. (Apcom) - Un fronte democratico, che raduni le "forze repubblicane a difesa della democrazia" se Silvio Berlusconi decidesse di forzare la mano e portare il Paese ad elezioni anticipate. E' la suggestione avanzata dal leader centrista Pier Ferdinando Casini, che avverte il premier: "Volere o minacciare elezioni anticipate non significaaverle". Tanto più che il segretario del Pd Pierluigi Bersani apre a Casini: "Parole molto serie", mentre sulla 'partecipazione' di Gianfranco Fini lo stesso Casini risponde sibillino: "Ci saranno sorprese". Scontata invece la replica del Pdl: "Sarebbe solo un'ammucchiata".Casini rilascia un'intervista alla 'Stampa', per interpretare i continui strappi di Berlusconi contro il Quirinale, la Consulta, la magistratura: è "un paranoico" la cui "unica strategia plausibile è che ritenga di andare al voto anticipato" per motivare il quale "ha bisogno di trasmettere un'immagine di insicurezza e precarietà dell'Italia". Ma "una richiesta di elezioni anticipate in queste condizioni - avverte Casini - farebbe emergere uno schieramento repubblicano a difesa della democrazia". Più tardi i cronisti chiedono al leader Udc se del 'fronte' potrebbe far parte anche Gianfranco Fini: "Io mi auguro che questa partita non si giochi e che Berlusconi risolva i problemi del paese. Ma se pensa di utilizzare la questione giudiziaria per trasformare la democrazia in una monarchia, attaccando Napolitano e la Consulta, avrà una risposta dura, netta e univoca. E ci saranno sorprese". Ma Fini non commenta, e i suoi replicano con una battuta: "Le sorprese si trovano nell'uovo di Pasqua, non a Natale...".Chi invece lascia intendere che non si tirerebbe indietro è Pierluigi Bersani: le parole di Casini "sono una conferma importante. Ho sempre pensato che sul tema di un rafforzamento del sistema parlamentare contro la deriva populista a cui vuol portarci Berlusconi c'è la possibilità di un nuovo schieramento molto ampio che può diventare via via un'alternativa positiva di governo. Credo che le parole di Casini abbiano un significato molto serio". Freddo invece Francesco Rutelli, che pure con l'Udc prepara un percorso comune: "L'ipotesi di Casini mi pare troppo futuribile". A margine dell'assemblea nazionale di Alleanza per l'Italia spiega che "con Casini e con l'Udc noi vogliamo incontrarci. Voglio fare una cosa solida, che raccolga consensi e dia spazio a una nuova soluzione alla paralisi di un bipolarmo dominato dalle estreme".Dal Pdl arrivano ovviamente solo bocciature, in primis perchè "Berlusconi non pensa affatto ad lezioni anticipate". Ma poi anche perchè a costruire il 'fronte' "ci ha già provato Prodi, non posso credere che Casini creda ad un antiberlusconismo di maniera, non credo in una riedizione di quei fallimenti disperati fatti da chi non dice altro se non 'no a Berlusconi'", liquida il tutto il coordinatore Ignazio La Russa. E il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto avverte Casini: "Se schierasse con Pd e Idv la conseguenza sarebbe quella di perdere una gran parte del suo elettorato moderato e riformista".

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