Berlusconi/ Minzolini: Attenzione a parodia di guerra civile

Berlusconi/ Minzolini: Attenzione a parodia di guerra civile Isolare chi trasforma avversari in nemici

Roma, 14 dic. (Apcom) - Bisogna "dire basta al confronto violento" e fermare una "parodia di guerra civile perchè in Italia non ci sono motivi per uno scontro violento. La democrazia nel nostro paese è forte e, al di là di chi usa le parole giocando con il fuoco, non è in pericolo, ma anche una parodia può trasformarsi in una realtà pericolosa". Lo ha detto il direttore del Tg1 Augusto Minzolini in un editoriale nell'edizione delle 20 richiamando l'esperienza degli anni di piombo: "questo paese ha già sperimentato questo rischio, con la parodia della rivoluzione degli anni 70 anni che produssero gli di piombo, oggi come ieri ci sono cattivi maestri che usano toni e parole ad effetto e trasformano gli avversari, con la differenza che quelli di oggi sono mossi solo da speculazione politica".Così, secondo il direttore del Tg1, si è creato "il clima di odio di cui è figlia l'aggressione di ieri che è un campanello allarme, prima che la parodia si trasformi in tragedia c'è bisogno di un concorso unanime, la vittima, Berlusconi, ha fatto la sua parte esortando il paese ad andare avanti, il Capo dello Stato e i vertici istituzionali hanno richiamato tutti ad avere comportamenti più rispettosi dello spirito democratico", ma secondo Minzolini bisogna anche "isolare chi, con parole o fatti, trasforma l'avversario politico in un nemico da abbattere, se si riuscisse ad instaurare un clima di rispetto reciproco anche da una vicenda drammatica potrebbe nascere una stagione di speranza".

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