Afghanistan/ Discorso Natale, regina Elisabetta elogia soldati Gb

Afghanistan/ Discorso Natale, regina Elisabetta elogia soldati Gb Ha sottolineato che il 2009 è stato anno difficile per la crisi

Londra, 25 dic. (Ap) - La regina d'Inghilterra, Elisabetta II, ha reso omaggio ai soldati britannici e del Commonwealth dispiegati in Afghanistan, sottolineando anche che il 2009 è stato "difficile" per molte persone a causa della crisi economica."Ogni anno che passa sembra avere il suo carattere. Alcuni ci lasciano una sensazione di soddisfazione, altri è preferibile dimenticarli. Il 2009 è stato un anno difficile per molti, in particolare per quelli che affrontano gli effetti del rallentamento economico", ha detto la regina nel suo tradizionale messaggio di Natale, registrato a Buckingham Palace. "Sono sicura che siamo stati tutti interessati dagli eventi in Afghanistan e rattristati dalle perdite subite dalle nostre truppe impegnate" laggiù, ha aggiunto, "Il debito e il riconoscimento che abbiamo verso questi giovani uomini e donne, e ai loro predecessori, è realmente immenso"."Ma possiamo essere fieri del contributo positivo che i nostri soldati, uomini e donne, compiono in collaborazione con i nostri alleati", ha proseguito, pur sottolineando che più di 13.000 soldati britannici e del Commonwealth sono attualmente in Afghanistan.Il Commonwealth comprende 54 Paesi o territori derivati per la maggior parte dall'ex impero britannico, dall'integrazione del Ruanda a novembre. La regina d'Inghilterra ha dedicato la maggior parte del suo messaggio di Natale a questa organizzazione che festeggia i suoi 60 anni nel 2009, in particolare sull'importanza che riveste per i giovani. Secondo la regina, più di un miliardo di cittadini del Commonwealth ha meno di 25 anni. "Il Commonwealth non è un'organizzazione con una missione. E' piuttosto un'opportunità per i suoi abitanti di operare insieme per trovare soluzioni concrete ai problemi", ha dichiarato la regina, affrontando i legami in materia di sport, di ambiente, di economia e di cultura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA