Conti pubblici/ Corte conti: Da lotta evasione gettito incerto

Conti pubblici/ Corte conti: Da lotta evasione gettito incerto "Rischioso coprire le maggiori spese con queste risorse"

Roma, 28 dic. (Apcom) - La Corte dei conti lancia un nuovo monitosulla scelta 'rischiosa' di coprire maggiori spese o minorientrate con il gettito derivante dal contrasto all'evasionefiscale, perchè è un gettito incerto da definire. In una'Relazione sulla tipologia delle coperture adottate e sulletecniche di quantificazione degli oneri relative alle leggipubblicate nel quadrimestre maggio-agosto 2009', la magistraturacontabile esamina la manovra economica estiva, sottolineando "ilrischio di coprire maggiori spese o minori entrate strutturalicon maggior gettito frutto di quantificazioni ottimistiche e pocotrasparenti e comunque non facilmente verificabili a consuntivo".Resta infatti "il problema dell'incertezza sugli effetti digettito ascrivibili alla lotta all'evasione"."Una parte di grande rilievo - spiega la Corte - nell'ambitodelle maggiori risorse derivanti dagli effetti della legge, èaffidata al maggior gettito atteso dai provvedimenti di contrastoall'evasione e all'elusione fiscale, nonchè dalle maggiorientrate derivanti dalle disposizioni concernenti il rimpatrio diattività finanziarie e patrimoniali detenute fuori del territoriodello Stato" (lo scudo fiscale). In entrambi i casi, "le risorsesono integralmente destinate all'attuazione della manovra dibilancio per gli anni 2010 e seguenti"."Il ricorso a forme di copertura dagli esiti incerti (lottaall'evasione e all'elusione fiscale) - evidenzia la relazione -ripropone una questione più volte sollevata dalla Corte: ilrischio di coprire maggiori spese o minori entrate strutturalicon maggior gettito frutto di quantificazioni ottimistiche e pocotrasparenti e comunque non facilmente verificabili a consuntivo".In particolare, "notevoli incertezze riguardano gli effetti dellecomponenti più rilevanti delle norme antievasione contenute nellalegge: i recuperi di gettito affidati a più restrittive normesulle compensazioni (3,2 miliardi nel quadriennio) e i risultatiattesi dal contrasto dell'evasione e dell'elusione internazionale(oltre 2,8 miliardi)".Più in generale, "come è stato ripetutamente segnalato dallaCorte, sussiste il problema dell'incertezza sugli effetti digettito ascrivibili alla lotta all'evasione, a causa dell'assenzadi affidabili meccanismi e metodologie di verifica a posterioriche consentano di distinguere con certezza l'effettivo recuperodi evasione dagli effetti imputabili al ciclo economico o afattori normativi o, anche, a meri errori di stima. Lasostanziale inesistenza di procedure di rilevazione diretta expost degli effetti stimati ex ante - concludono i magistraticontabili - costituisce un limite che, oltre a inciderenegativamente sulla trasparenza delle manovre anti-evasione,impedisce anche di correggere gli errori e le approssimazioni concui vengono formulate le valutazioni degli effetti finanziari deiprovvedimenti".Glv281542 dic 09

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