Lefebrviani/ Legale neonazi, lite e rinvio di processo Williamson

Lefebrviani/ Legale neonazi, lite e rinvio di processo Williamson Papa:Avessi saputo che era negazionista non avrei tolto scomunica

Roma, 22 nov. (Ap-Apcom) - E' stato rinviato in Germania il processo per negazionismo a carico del vescovo lefebvriano Richard Williamson, dopo uno scontro tra il presule e la sua fraternità sacerdotale sulla scelta di un avvocato neo-nazista.Il processo era previsto per il prossimo 29 novembre nel tribunale di Ratisbona. A dare la notizia del rinvio è stato lo stesso avvocato Wolfram Nahrath, attivista neonazista. Resta da stabilire la nuova data del processo.E' di un paio di giorni fa il comunicato con il quale il superiore dei Lefebvriani, mons. Bernard Fellay, metteva in guardia Williamson. Il capo dei tradizionalisti "ha intimato a mons. Williamson l'ordine formale di tornare su questa decisione e di non lasciarsi strumentalizzare da tesi politiche totalmente estranee alla sua missione di vescovo cattolico al servizio della Fraternità San Pio X. La disobbedienza a quest'ordine farebbe incorrere mons. Williamson nell'esclusione dalla Fraternità San Pio X".In un'intervista alla televisione svedese Svt Williamson aveva negato l'esistenza delle camere a gas e messo in dubbi i numeri dell'olocausto. Poco dopo il Papa revocò la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani. Nel libro in uscita domani, il Papa ammette di non aver saputo che Williamson era un negazionista della Shoah, "altrimenti - rivela nel libro 'La Luce del mondo' - non avrei revocato la scomunica".

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