Ubs/ Malgrado maxi-frode trader, utili netti superiori ad attese

Ubs/ Malgrado maxi-frode trader, utili netti superiori ad attese Utile lordo -39% a 980 milioni, utile netto sale a 1,018 miliardi

Roma, 25 ott. (TMNews) - Ubs, la prima banca svizzera, archivia il terzo trimestre del 2011 con un utile lordo di 980 milioni di franchi, in calo di 674 milioni (-39%) soprattutto a causa della maxi frode operata da un suo trader londinese - e scoperta a settembre - con una perdita da negoziazione per CHF 1.849 milioni relativa all'operazione di negoziazione non autorizzata. Ma l'utile netto ha sorpreso gli analisti crescendo a 1.018 milioni di franchi, rispetto a CHF 1.015 milioni dei tre mesi precedenti. UBS ha infatti riportato un credito d'imposta netto di CHF 40 milioni, rispetto a un onere fiscale netto di CHF 377 milioni nei tre mesi precedenti. L'utile netto di competenza degli azionisti di minoranza è sceso a CHF 2 milioni dai precedenti CHF 263 milioni.A determinare il risultato hanno contribuito anche la riduzione dei ricavi in Investment Bank e a spese totali di ristrutturazione per CHF 387 milioni, in parte controbilanciati da plusvalenze sul credito proprio per CHF 1.765 milioni e da una plusvalenza di CHF 722 milioni sulla vendita di investimenti connessi a titoli del Tesoro.Commentando i risultati di UBS per il terzo trimestre 2011, il CEO del Gruppo Sergio Ermotti ha dichiarato: «I clienti sono la nostra massima priorità e ci siamo impegnati a fondo per fornire loro consulenza e servizi di elevatissimo profilo qualitativo in un contesto caratterizzato da forte volatilità nelle contrattazioni. Questo ha consentito alla maggior parte delle nostre divisioni di realizzare un utile. I clienti e gli azionisti di UBS possono contare sul fatto che il nostro assetto finanziario, la nostra posizione in materia di capitale e di finanziamento siano indiscutibilmente solidi. Stiamo finalizzando i passi indispensabili all'implementazione della strategia di una Investment Bank più concentrata sulla clientela, che ci consentirà di rafforzare la nostra offerta di gestione patrimoniale, di ridurre il rischio in capo all'azienda e di migliorare i rendimenti per gli azionisti. Godiamo di un buon posizionamento in aree di futura crescita e gli investimenti previsti, associati alla massima attenzione all'efficienza, consolideranno ulteriormente l'azienda. Sono quindi molto ottimista sul futuro delle nostra attività.»

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