Iran/ Usa e Gb preparano piani attacco, governo Israele diviso

Iran/ Usa e Gb preparano piani attacco, governo Israele diviso E anche opinione pubblica israeliana si spacca su azione militare

Roma, 3 nov. (TMNews) - Le forze armate britanniche hanno accelerato i preparativi per un eventuale attacco aereo sui siti nucleari iraniani e potrebbero dispiegare nella regione delle unità della Royal Navy per appoggiare azioni militari statunitensi che sarebbero attualmente in fase di studio. La notizia - e l'eventualità di una partecipazione di Israele all'iniziativa militare - ha diviso l'opinione pubblica israeliana ed ha provocato una spaccatura nel governo presieduto da Benjamin Netanyahu.Secondo fonti citate dal Guardian, l'Iran avrebbe riguadagnato le capacità tecnologiche messe in crisi dal cyber-attacco dello scorso anno, un virus informatico che sarebbe stato preparato da esperti statunitensi e israeliani per colpire gli impianti nucleari iraniani. Ad accelerare i preparativi - nonostante l'Amministrazione Obama non abbia alcuna intenzione di ricorrere a nuove azioni militari prima delle prossime elezioni presidenziali - avrebbero contribuito due fattori: il prossimo rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, non ancora reso pubblico ma il cui contenuto ravviverebbe le preoccupazioni occidentali sui programmi iraniani, e la decisione di Teheran di trasportare alcune centrifughe e altri equipaggiamenti nella base di Qom, scavata nella montagna e poco vulnerabile agli attacchi missilistici.Intanto, secondo un sondaggio di Haaretz-Dialog, la società civile israeliana è profondamente divisa sull'opportunità di una partecipazione israeliana a un'eventuale operazione militare guidata da Stati Uniti e Regno Unito. Il 41% delle persone interpellate ha dato parere favorevole, il 39% ha espresso opinione contraria. Il 20% degli interpellati si è detto indeciso. Una divisione che riflette la spaccatura in seno al governo. In particolare, su posizioni opposte si sono espressi il vice premier Moshe Yaalon e il ministro della Difesa Ehud Barak. Il primo, riferisce Haaretz, avrebbe sposato una posizione di cautela, accusando il secondo di essere "favorevole a un'azione militare". "La frustrazione di Yaalon si riflette pensieri e giudizi che mancano di equilibrio", è stato il commento del ministro della Difesa.

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