Crisi/ Tornano acquisti su beni rifugio,oro vicino 1.800 dollari

Crisi/ Tornano acquisti su beni rifugio,oro vicino 1.800 dollari Mentre Borse si indeboliscono su paure debiti in Europa

Roma, 7 nov. (TMNews) - Tornano gli acquisti sui beni rifugio, oro e petrolio che vedono le quotazioni salire a dispetto della debolezza che continua a pesare sui mercati azionari. Uno scenario che già si era visto nei mesi passati, quando alle fasi di flessione dell'azionario corrispondevano guadagni su questi segmenti particolari, spesso utilizzati come porto sicuro dagli investitori. Più di recente la tendenza si era interrotta, e sia l'oro che il greggio hanno subito ribassi nelle scorse settimane in linea con i cali delle Borse, nel caso del metallo giallo dopo aumenti che forse erano parsi eccessivi, nel caso del petrolio scontando le paure di una ricaduta in recessione di stati Uniti ed Europa.Oggi invece l'oro ha messo a segno netti aumenti: sul mercato di Chicago l'oncia aumenta di quasi 30 dollari nel pomeriggio, portandosi a quota 1.784 dollari. In rialzo anche il petrolio, a New York il barile di West Texas Intermediate aumenta di 83 cents a 95,09 dollari. A Londra il barile di Brent, il greggio del mare del Nord ha guadagnato oltre 2 dollari a 113,98 dollari.Il tutto in una seduta in cui si è ricreato un forte allarmismo sulla crisi dei debiti pubblici in Europa, che ora vede al centro dei riflettori il caso Italia, tra voci e smentite di un possibile cambio di governo. Nel frattempo in Grecia il premier dimissionario George Papandreou sta trattando con l'opposizione per creare un governo di salute nazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA