Israele; Livni, successo insperato ma prevale instabilita'

Israele; Livni, successo insperato ma prevale instabilita' Leader Kadima ha meno chance di Netanyahu di formare governo

Gerusalemme, 10 feb. (Apcom) - La maggioranza degli israeliani,esigua ma pur sempre la maggioranza, ha scelto Tzipi Livni.Sarebbe lei la vincitrice delle elezioni legislative. Per un paiodi seggi alla Knesset, ma vincitrice. Gli exit poll diffusi delleprincipali reti televisive alla chiusura delle urne ieri alle 22(le 21 in Italia) hanno rivelato quello che da quattro-cinquegiorni era stato percepito in tutta Israele. La leader delpartito centrista Kadima e ministro degli Esteri e' riuscita acolmare lo svantaggio accumulato nei mesi scorsi nei confrontidel suo avversario di destra, l'ex premier Benyamin Netanyahu(Likud) e, infine, ad azionare la freccia del sorpasso. Seconfermato dai dati reali che cominciano ad affluire in questeore, sarebbe un successo personale eccezionale per Livni, chepotrebbe diventare la prima donna premier di Israele dai tempidella "signora di ferro" Golda Meir. Si attende ora il conteggiodei voti dei soldati.Per Netanyahu e' una sconfitta umiliante. Dopo aver condotto,anche per dieci seggi, fino a due mesi fa, si ritrova ora nellacondizione inattesa di "secondo" dopo aver avuto la possibilita'di stravincere. Il suo programma vago rispetto alla questionepalestinese e il timore dell'elettorato per la sua politicaeconomica liberista, fondata sul rigore anche in tempi direcessione globale, hanno probabilmente convinto gli indecisi ascegliere le proposte molto piu' chiare della centrista (ma chesi e' spostata piu' a destra in campagna elettorale) Tzipi Livni:massima sicurezza per Israele e proseguimento delle trattativecon i palestinesi.Però, nonostante la probabile sconfitta, Netanyahu e'paradossalmente piu' in grado della Livni di formare unacoalizione di governo. Il blocco delle destre ha la maggioranzadei seggi alla Knesset e la leader di Kadima per mettere insiemeuna coalizione dovra' necessariamente coinvolgere YisraelBeitenu, il partito dell'ultranazionalista ebreo di originemoldava Avigdor Lieberman, divenuto terza forza politica diIsraele anche se con meno seggi rispetto alle attese. Cio'vorrebbe dire dare spazio al programma antiarabo di Liebermancriticato anche dal capo dello stato Shimon Peres e guardato conpreoccupazione dalla comunita' internazionale.A complicare il quadro per la "vincitrice" e' anche ilcrollo della sinistra con cui il suo partito e' stato alleato pertre anni. Il leader del Partito laburista, Ehud Barak, che e'ministro della difesa uscente, ha detto che non si dimettera' edi essere pronto ad andare all'opposizione, ma nei prossimi mesidovra' affrontare critiche interne per una sconfitta senzaprecedenti che ha visto la sua formazione perdere almeno sei dei19 seggi conquistati nel 2006. Nessun passo in avanti ha peraltrofatto registrare il Meretz (sinistra sionista) che pure godevadell'appoggio di alcuni degli intellettuali piu' noti di Israelecome gli scrittori Amos Oz e A.B.Yehoshua.E' da escludere anche una alleanza tra Kadima e i partiti arabi(tra 7-8 seggi) secondo una consuetudine nello Stato ebraico chenon consente ai partiti non-sionisti di partecipare a pienotitolo al governo mentre sono note le difficolta' di rapporti traLivni e i partiti religiosi.In queste condizioni le vie praticabili sono poche inalternativa al governo delle destre guidato da Netanyahu. Ungoverno di unita' nazionale con Kadima, Likud e Labour nel qualepero' pochi credono. Oppure un nuovo ricorso alle urne nel girodi un anno, ipotesi avanzata da diversi commentatori politiciintervistati dalle televisioni locali. Non a caso l'Autorita'nazionale palestinese ha lanciato l'allarme sul pericolo di "unaparalisi del processo di pace" mentre da Gaza Hamas non siscompone e fa sapere che "Livni, Netanyahu, Barak o Lieberman,per i palestinesi e' lo stesso", perche' tutti e quattro hannosostenuto la recente offensiva militare israeliana a Gaza.Tra una settimana spettera' al capo dello stato ShimonPeres il difficile compito di affidare l'incarico per laformazione del nuovo governo. Il premier designato avra' 28giorni per costruire la sua coalizione piu' una proroga di altri14 in caso di necessita'.

apcom

Mercoledì 11 Febbraio 2009

Israele; Livni, successo insperato ma prevale instabilita'

Sezioni

Settimanali

Territorio

Sport

Chi Siamo

Servizi