Pedofilia; Telefono Azzurro: quasi 60% abusi avviene in famiglia
Milano, 5 mag. (Apcom) - Il 5 maggio è la giornata nazionale
contro la pedofilia e Telefono Azzurro ha tracciato un quadro del
fenomeno con i dati provenienti dalle linee d'ascolto di Telefono
Azzurro (1.96.96 e 199.15.15.15), dal 114 emergenza infanzia e
dall'hot 114.
La classe d'età 0-10 anni è la più presente tra le vittime di
abusi, nel 22,6% dei casi si tratta di ragazzi tra 11 e 14 anni e
nel 14,8% di adolescenti dai 15 ai 18 anni, la maggior parte
avviene in famiglia (quasi il 60%). I dati dell' hot 114, il
servizio gestito per la denuncia di situazioni relative a
contenuti illegali e dannosi per bambini ed adolescenti su
Internet, pur registrando un incremento esponenziale nelle
segnalazioni (dalle 591 del 2006 alle 1444 del 2008), rimangono
anonime nell'81,8% dei casi.
Nel caso degli abusi sessuali spicca la responsabilità del padre
(32%) ma sono stati identificati come presunti responsabili,
anche nonni 7% ed altri parenti 7%, amici/conoscenti (7%) o
persone estranee (12,8%).
In Italia la frammentazione dei dati tra osservatori di natura
istituzionale e associativa non permette di giungere ad una
quantificazione attendibile ed univoca dei fenomeni indagati. Per
questo Telefono Azzurro ha elaborato un nuovo "manifesto" contro
la pedofilia.
Innanzitutto monitorare i tempi e gli esiti dei procedimenti
penali, prevedendo misure per ridurre i tempi di svolgimento e
definizione. Bisogna garantire che la testimonianza del bambino
sia sempre raccolta da professionisti esperti, specificatamente
formati e che la scelta degli esperti e dei periti avvenga in
base solo alle competenze acquisite nel lavoro con bambini e
adolescenti e nell'ambito della valutazione degli abusi. In
questo senso, si ritiene indispensabile l'istituzione di un albo.
Bisogna poi garantire che l'ascolto a fini giudiziari di bambini
e adolescenti nei casi di reati sessuali si svolga sempre in
luoghi "neutri" (diversi dai luoghi della giustizia) e che sia
prevista sempre, per ogni attività tecnico-specialistica la
videoregistrazione. Inoltre, è necessario elaborare un testo
comune, in linea con gli standard internazionali, capace di
guidare i professionisti nella fase di valutazione e di raccolta
della testimonianza.
E' necessario introdurre nel nostro ordinamento il reato di
adescamento dei minori, con attenzione alle modalità di approccio
dei minori di 16 anni rese possibili dalle nuove tecnologie
(Internet, chat line, social network, sms e mms). Occorre poi
introdurre il reato di "pedofilia culturale", al fine di
contrastare l'apologia e il sostegno alla pedofilia realizzati
tramite Internet o per altre vie.
Sul turismo sessuale non bisogna permettere che il presunto
autore della violenza non possa eccepire quale discriminante
l'ignoranza della minore età della vittima. Bisogna inoltre
prevedere che venga punito chi va all'estero per esercitare la
prostituzione minorile e permettere le intercettazioni.
Red-Mon
051322 mag 09