Sviluppo/ Berlusconi e il problema Tremonti: Devo risposte a Ue

Sviluppo/ Berlusconi e il problema Tremonti: Devo risposte a Ue Forse oggi stesso una conferenza stampa per annunciare misure

Roma, 22 ott. (TMNews) - Consapevole che le risorse scarseggiano, ma determinato a stringere i tempi per arrivare al Consiglio europeo di domani a Bruxelles con "qualcosa in mano".Nonostante i paletti posti da Giulio Tremonti "giustamente" attento alla necessità del "rigore", ma che non deve rappresentare un "problema" a fronte della necessità di rispondere alle "pressioni" di Angela Merkel, di "Confindustria e della mia stessa maggioranza". Conversando con diversi interlocutori il premier Silvio Berlusconi non ha nascosto un obiettivo, difficile eppure ineludibile: dare "risposte" a chi chiede all'Italia misure incisive per la crescita.Stretto tra la necessità di rispettare le esigenze di bilancio e la sconvenienza di misure una tantum, come condoni o concordati fiscali, ("in molti mi dicono che non si possono fare"), il presidente del Consiglio ha ormai chiaro che serve presentare qualcosa ai partner europei: certo, alcune misure "sono pronte", ma manca l'idea guida, un'"idea forte". Per queste ragioni Berlusconi non è ancora "soddisfatto" e ha promesso ai suoi ministri di lavorare intensamente al provvedimento. Che, non è escluso, potrebbe decidere di illustrare già oggi alla stampa prima di partire per il Consiglio Ue. Di certo, ha giurato, nel decreto non ci sarà macelleria sociale.Il nodo resta sempre quello del rapporto con Tremonti. E forse non è un caso che anche ieri abbia ripetuto ai suoi interlocutori l'impossibilità di "revocare i ministri": il "premier non ha poteri", è il mantra berlusconiano. Eppure il "problema" Tremonti cozza con la mancanza di risorse, più volte ammessa da Berlusconi. Questa è la strettoia dalla quale stenta a uscire, anche per riuscire ad "arrivare al 2013", come continua a predicare il premier.

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