Abusi urbanistici di 30 anni fa
Sanatoria per 600 canturini

Ci sono richieste di condono che risalgono al 1986 e mai prese in considerazione. Ora il Comune si muove per incassare 260mila euro: le sanzioni vanno da 100 a 6.000 euro

Seicento canturini si sono visti chiedere dal Comune di mettere in regola i propri immobili, ampliati o modificati, pagando il dovuto. E buona parte di loro attendeva di farlo da qualcosa come 30 anni.

Un modo, per piazza Parini, anche per riscuotere somme dovute e che finora non lo erano state, che in un paio d’anni ha portato a incassare oltre 128 mila euro. E altrettanti potrebbero venire versati nei prossimi mesi, dato che finora è stata regolarizzata circa la metà delle pratiche.

Pratiche che risalgono al 1986, ai tempi del condono edilizio voluto da Bettino Craxi e che nelle intenzioni avrebbe dovuto rappresentare un provvedimento eccezionale e irripetibile per sanare abusi che si erano accumulati nei decenni. Ne seguirono poi altri due, uno firmato da Silvio Berlusconi nel 1994 e un terzo, sempre con il Cavaliere, una decina d’anni dopo.

I cittadini che volevano risolvere un abuso piccolo o meno piccolo attendevano di vedersi comunicata dal Comune la cifra da versare, ma tale comunicazione non è mai arrivata.

Per tre decenni. Fino a un paio d’anni fa circa. Gli abusi sono i più vari e si va dalle piccole modifiche sull’abitazione – spostare una porta o una finestra, chiudere un balcone – a veri e propri incrementi volumetrici o cambi di destinazioni d’uso di superficie. Il che comprende anche capannoni che si sono allargati un po’ per esigenze produttive. Sanzioni dalle poche centinaia di euro sino a un massimo di 6/7mila.

Altri dettagli sul giornale in edicola giovedì 17 marzo.

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