Afa in Medicina, proteste a Cantù
L’ospedale: «Ma l’aria condizionata c’è»

I parenti in visita: «Siamo in emergenza meteorologica ma bisogna provvedere». Il problema è che l’impianto esistente deve servire contemporaneamente più reparti

Temperature tropicali nel reparto di Medicina dell’Ospedale “Sant’Antonio abate”. Con le persone anziane ricoverate che faticano a respirare e a sopportare il caldo canicolare. Di questi disagi si fa portavoce la figlia di una paziente anziana ricoverata: «Ci rendiamo conto che le condizioni di caldo sono in questo periodo del tutto eccezionali ma gli ambienti sono invasi da temperature con picchi che rendono la degenza delle persone anziane o con difficoltà respiratorie particolarmente difficili».

E aggiunge: «Non riusciamo proprio più a resistere nemmeno noi che ci rechiamo in visita ai nostri parenti. Figuriamoci le condizioni dei nostri cari, che già tendono a non bere e che sono a costante rischio di disidratazione».

Nella giornata di giovedì si è svolto un sopralluogo dei tecnici dell’Azienda ospedaliera, che hanno verificato anche la situazione dell’eccezionale calore che si è verificata nelle ultime ore nei reparti del “Sant’Antonio”.

«L’impianto di condizionamento dell’aria è regolarmente in funzione – precisa l’Azienda ospedaliera – L’unico problema è rappresentato dal fatto che l’impianto che dovrebbe assicurare un funzionamento adeguato deve garantire la presenza di aria più fresca non soltanto a Medicina, ma anche al reparto di Chirurgia e alle sale operatorie».

Anche d’intesa con l’Ufficio tecnico dell’azienda ospedaliera si sta studiando un provvedimento in grado di migliorare la situazione. L’azienda si scusa anche con i ricoverati, anche se le condizioni di caldo delle ultime settimane si verificano a queste latitudini in presenza di condizioni del tutto fuori dal comune».

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