Alzate, lutto al Rastà Volley
Morto l’allenatore Romanò

Daniele, 64 anni, aveva scoperto pochi mesi fa il male che l’ha vinto. Aveva un’autofficina a Olgelasca. Stamattina alle 10.30 rito funebre a Brenna

«Buon viaggio coach», il saluto del Gs Rastà di Alzate, volley, la società dove per anni ha allenato le sue ragazze, oggi in Prima Divisione, Daniele Romanò, morto a 64 anni. Una vita anche come meccanico a Olgelasca di Brenna, il paese dove viveva. Ad agosto, dopo un intervento, aveva scoperto la malattia. E aveva chiuso l’autofficina.

Quindi, la pensione. Il Rastà è una passione di famiglia. La moglie e ora vedova, Francesca Molteni, è presidente, lei stessa figlia del presidente Luciano Molteni, morto nel maggio 2019 a 87 anni. In squadra, gioca la figlia Hilary. «Forse non potevo immaginare il suo aver donato, e così tanto, alle persone: lo vedo con i ricordi di queste ore», confida. Su Facebook, Hilary ha pubblicato una foto, con poche parole: «Ciao papà. Ora sei tu la luce dei miei occhi». Romanò lascia un altro figlio, Andrea. «Era molto conosciuto e lo conoscevo anche io, la sua morte mi ha scosso - dice il sindaco di Brenna Paolo Vismara - Non immaginavo che la sua malattia fosse già così grave».

I funerali sono fissati per questa mattina, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di San Gaetano, a Brenna.

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