Area ex De Amicis a Cantù
Colombo: «La vendita è bloccata»

La notizia arriva direttamente dal titolare di Blm, quando l’operazione per l’acquisto dell’ex collegio sembrava ormai avviata

Doccia fredda, gelata, sulla città: l’operazione che dovrebbe portare all’acquisizione da parte di Pietro Colombo dell’ex collegio De Amicis e all’apertura al suo interno di una scuola di alta formazione meccanica ha subito una brusca battuta d’arresto, tanto che il diretto interessato dice che non è detto sia sfumata per sempre, ma certo non avverrà ora. «Mi è stato detto che l’apertura manifestata all’inizio è stata fermata» conferma a La Provincia.

Davvero un pessimo risveglio per Cantù, visto che il passaggio di proprietà del prezioso comparto al patron di Blm, azienda leader a livello mondiale nella produzione di macchine per taglio laser, era stato salutato con entusiasmo, sia perché permetterebbe di portare avanti la storia del De Amicis, che l’anno passato si è chiusa definitivamente al termine di 107 anni di attività didattica ed educativa, sia e soprattutto perché risolverebbe uno dei nodi urbanisti fondamentali del centro.

E lo farebbe al meglio, poiché l’area continuerebbe ad avere la propria vocazione e la propria destinazione d’uso. Speranze che oggi paiono sgonfiarsi clamorosamente.

Da tempo si restava in attesa del benestare da parte del Vaticano, necessario per via dell’importanza dell’operazione, che finalmente era stato concesso in aprile, come aveva confermato Daniele Conti, direttore generale della Fondazione Ambrosiana Cultura Educazione Cattolica, proprietaria dell’area. Ora il colpo di scena.

Tutti i dettagli su La Provincia di mercoledì 16 maggio

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