Bimbo positivo al Covid
Pediatria di Cantù
chiusa per la bonifica

I piccoli pazienti che necessitano di cure trasferiti temporaneamente all’ospedale Sant’Anna. Il Pronto soccorso “baby” resta comunque aperto

I contagi da Covid-19 continuano a crescere in tutta la provincia e in città e, ancora una volta, entrano anche in ospedale. Al Sant’Antonio Abate ieri è stato chiuso il reparto di Pediatria, dopo aver riscontato la positività di un piccolo ricoverato. La chiusura si è resa necessaria per consentire la bonifica dell’area, è rimasto invece aperto e attivo il Pronto Soccorso pediatrico.

Il personale che sia entrato in contatto con il bambino verrà sottoposto a tampone nei prossimi giorni. I pazienti che necessitassero di essere ricoverati saranno quindi trasferiti all’ospedale Sant’Anna di San Fermo.

Il direttore generale: «Contagi in crescita esponenziale»

«I contagi stanno aumentando esponenzialmente e saremo costretti a rivedere ancor più incisivamente il nostro assetto organizzativo se i numeri continueranno a crescere», ha annunciato il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi. Attualmente, stando ai dati condivisi dal Comune di Cantù, in città sono 68 le persone positive al Coronavirus e 136 quelle sottoposte a sorveglianza attiva. Una persona, finora in questa seconda ondata dell’epidemia, è deceduta dopo aver contratto il virus. Nei giorni scorsi, all’indomani delle decisioni assunte insieme all’Unità di crisi e al gruppo Coordinamento Covid per la riorganizzazione dell’ospedale Sant’Anna, si è svolto un incontro con i rappresentanti dei medici e degli infermieri dell’ospedale di Cantù.

Sul tavolo le ultime indicazioni regionali rispetto alla gestione di pazienti ricoverati per problematiche cliniche non Covid ma risultati positivi al tampone. Tali pazienti dovranno essere gestiti direttamente nel presidio ospedaliero accettante, in aree isolate e dovranno essere trasferiti verso gli ospedali Hub, come è l’ospedale Sant’Anna, sono nel caso in cui sviluppino patologia Covid con necessità di assistenza in Terapia Intensiva, semintensiva o Malattie infettive.

La riorganizzazione del Sant’Antonio Abate

Viste tali indicazioni al Sant’Antonio si sta riorganizzando la propria attività e i propri percorsi. In marzo era stata la stessa Asst Lariana a diffondere la notizia che al Sant’Antonio erano risultati positivi al tampone naso-faringeo due infermieri e un medico del Pronto Soccorso e due ortopedici, per questo temporaneamente il reparto di Ortopedia cittadino era stato chiuso, per mancanza di sufficiente personale. Il Sant’Antonio Abate si era segnalato, durante la prima ondata del Covid-19, per l’alto numero di casi di operatori risultati positivi al contagio, ben 41, un numero superiore anche al Sant’Anna, considerato che a Cantù non era stato attivato alcun reparto per il ricovero e la degenza di pazienti Covid-19. Tanto che Asst Lariana aveva istituito un gruppo di lavoro per analizzare tali numeri e individuare eventuali azioni correttive.

Silvia Cattaneo

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