Blocco operatorio a Cantù
«Sarà pronto per la fine dell’anno»

Partita la gara per la prima tranche di arredi e attrezzature della piastra chirurgica. Altri sette bandi entro luglio, per 1,6 milioni. «Attivazione delle sale a partire dal marzo 2020»

A vederle così, tutte azzurre dalle pareti ai pavimenti, all’occhio del profano sembrano ormai pronte. Ma è un cantiere delicato e complesso quello delle sale del nuovo blocco operatorio dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, e anche se ci si avvia verso la fase finale, i lavori saranno conclusi nel mese di dicembre.

Il blocco potrebbe essere poi essere operativo a partire da marzo 2020. Un’opera attesa a lungo e che molto lavoro ha richiesto, che ha già visto nei giorni scorsi bandire la prima delle otto gare per l’acquisizione di arredi, attrezzature e forniture finalizzate ad allestire la nuova piastra chirurgica per un valore di 350mila euro. Le altre saranno avviate entro giugno e l’ultima, per l’acquisto dei tavoli operatori, entro luglio, per un totale di un milione 650mila euro di base d’asta.

L’Asst Lariana ha steso un dettagliato programma dei lavori, per arrivare alla definitiva apertura del nuovo blocco operatorio, che ieri è stati presentato dal direttore generale Fabio Banfi, con il direttore amministrativo Andrea Pellegrini e il direttore sanitario Matteo Soccio.

«Avevamo dato indicazioni - ha confermato Banfi - e l’attenzione c’è stata, nei confronti di Cantù. Tutti gli impegni assunti sono stati assolti ed è un elemento positivo». Il cantiere dovrebbe essere consegnato a fine dicembre e, secondo gli uffici competenti, in base al cronoprogramma stilato nei giorni scorsi, il blocco potrebbe essere operativo a partire da marzo 2020. Una stima che tiene conto dei tempi tecnici stabiliti per legge dalle procedure di gara, salvo contestazioni e ricorsi che potrebbero dilatarli.

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