Cantù, 6 profughi in via Cimarosa
E la Lega scende in piazza

Il gruppo verrà ospitato nella casa parrocchiale, Il Comune: «Potremo farli lavorare per la città». I Lumbard sono pronti a organizzare un presidio

Sei profughi in arrivo in città a breve, che verranno ospitati nei locali di proprietà della parrocchia di San Paolo davanti alla basilica. E la Lega già tuona, minacciando presidi e manifestazioni di protesta, non solo perché verrà data loro accoglienza ma anche per la scelta del luogo.

Dopo Como, Erba, Mariano Comense e la vicina Cucciago anche Cantù, e data la dimensione dell’emergenza appariva scontato, si prepara a dare ospitalità temporanea ad alcuni profughi.

La sistemazione

Il loro arrivo è previsto nelle prossime ore, potrebbe essere già lunedì, e troveranno alloggio in un appartamento nella casa parrocchiale, dove oggi vive il prevosto emerito monsignor Lino Cerutti, a pochi passi dalla mensa di solidarietà, struttura dove potranno consumare i pasti giornalieri.

«Altrove – spiega il vicesindaco Francesco Pavesi – queste persone sono state coinvolte in iniziative di volontariato al servizio della comunità, con lavori socialmente utili, e anche noi abbiamo l’intenzione di percorrere la stessa strada, il viceprefetto si è già attivato in tal senso».

Come era facile prevedere, intanto, la Lega già sale sugli scudi: «In segreto e sotto traccia da lunedì a Cantù verrà data accoglienza e ospitalità a sei presunti profughi potenziali clandestini – ha commentato il deputato Nicola Molteni - Chi sono? Da dove vengono? Hanno precedenti penali? Scappano da una guerra o da una galera? In che condizioni sanitarie sono? Che ne sarà della sicurezza di una zona già critica? Ma porca miseria non ci sono sei famiglie canturine bisognose sotto sfratto a cui dare ospitalità?».

Il capogruppo Alessandro Brianza poi annuncia iniziative di piazza: «La zona di via Cimarosa in passato è già stata teatro di episodi violenti, quindi questa scelta ci vede assolutamente contrari e preoccupati: per questo organizzeremo a brevissimo un presidio. Ancora una volta, in barba alla tanto sbandierata partecipazione, si è agito nel silenzio e nel mistero».

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