Cantù, addio a Giuliano Biscatti
Storico primario di pediatria

Il “dottore dei bambini”(ne curò trentamila in 32 anni alla guida del reparto)andò in pensione nel 2001

Prima di lui, a Cantù, la pediatria, nemmeno c’era. E’ morto a 84 anni il professor Giuliano Biscatti. A Cantù lo conoscono in tanti: arrivò nel 1969 all’ospedale cittadino di via Domea, con il ruolo di primario costituì da zero la divisione, comprendente anche neonati e infettivi. E proprio in città, dove ha lavorato per 32 anni, sino al 2001, ha visitato quasi 30mila bambini - per la precisione: 29mila e 970 - nati all’interno dell’ospedale, quando ancora si nasceva a Cantù. Poco meno degli abitanti dell’intera città. Anche se, in realtà, il popolo dei suoi pazienti è stato di gran lunga più vasto, se si considerano i 48mila ricoveri complessivamente registrati nel reparto di cui era a capo.

Biscatti ha poi esercitato come pediatra libero professionista fino all’anno scorso. E’ morto nelle scorse ore, dopo una breve e improvvisa malattia. Viveva in via Carlo Cattaneo. Adorava la figlia Lucia, il genero Damiano e i nipoti Tommaso, Francesco e Pietro. Persona eclettica e positiva, lascia in famiglia e tra i tanti amici - tra questi, il consigliere comunale, anche lui medico, Michele Ramella - un vuoto incolmabile.

Nato a Foligno, in Umbria, Biscatti dopo il liceo classico aveva conseguito nel 1959 la laurea in medicina e chirurgia con 110 e lode all’Università di Perugia. Quindi, dall’anno dopo, assistente universitario alla cattedra di Clinica Pediatrica, sia a Perugia che a Pavia, sino al 1969. Poi, Cantù e i 32 anni e due mesi nella pediatria dell’ospedale. Specialista, oltre che ovviamente in clinica pediatrica, anche in cardiologia e igiene. Più di 100 le pubblicazioni scientifiche a sua firma.

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