Cantù, addio alla poetessa Grifoni
Muore di Covid tre giorni dopo il marito

È spirata al Sant’Anna a 78 anni, raggiungendo il compagno Angelo Bardone, 83 anni. Drammaturga e autrice di opere teatrali, aveva pubblicato diverse raccolte liriche. Ha collaborato con il San Teodoro

«Nessuno vuole svegliare Penelope, quel sonno che la avvolge e la incatena, che la riporta indietro alla sua giovinezza quando non esistevano guerre, assenza di dolori, pene», scriveva Maria Gloria Grifoni, poetessa e drammaturga, scivolata nel sonno senza risveglio a 78 anni domenica, all’ospedale Sant’Anna, dove era stata ricoverata dopo aver contratto il Covid.

Solo tre giorni prima le complicanze del virus avevano già portato via anche il marito Angelo Bardone, di 83 anni. Una scomparsa che addolora, per l’ennesima famiglia spezzata da un male senza clemenza.

La carriera

E lo fa anche per il ruolo importante che Maria Gloria Grifoni ha avuto in questi anni nel panorama culturale cittadino e non solo.

Nata a Firenze nel giugno del 1943 il suo percorso scolastico è stato principalmente uno stimolo a una ricerca personale con studi nell’ambito della letteratura, della filosofia e della storia dell’arte, con maestri di spessore tra cui la critica letteraria Annamaria Catalucci, Lalla Romano, Kuniaki Ida, che hanno contribuito a mettere in luce la sua grande passione per la poesia e la drammaturgia. Spesso dando voce a chi fatica a farsi sentire, agli ultimi, alle donne. Aveva vissuto nel Novarese, per poi approdare a Cantù, dove si è sempre caratterizzata come portatrice di grande vivacità ed energia espressiva.

Nel 2014 al teatro San Teodoro era andato in scena «Francis Bacon e Bohumil Hrabal: un dialogo immaginario», basato proprio su un suo testo.

I ricordi di Galetti e Tagliabue

Un’occasione unica per ammirare tre opere originali di Bacon, uno dei più importanti artisti britannici del ventesimo secolo.

«Era una delle principali sostenitrici del teatro – la ricorda il direttore artistico della sala di via Corbetta Dario Galetti – è un dolore per il San Teodoro e per Mondovisione apprendere della sua scomparsa. Maria Gloria era una persona di ampia visione culturale, aveva viaggiato molto, e condivideva le proprie esperienze ed idee. Ci sentivamo, è accaduto anche di recente, non vedeva l’ora che potessimo riaprire per intraprendere nuovi progetti. È davvero una brutta notizia». Anche il Teatro Artigiano ha voluto ricordarla, condividendo le immagini della rappresentazione “Le tessitrici della Storia”, di cui aveva scritto il testo.

Mentre la regia era del compianto Sergio Porro, messo in scena a San Nazzaro Sesia, nel Novarese, all’abbazia di San Nazzaro e Celso: «Come associazione e come compagnia – dice Elio Tagliabue – la ricordiamo con affetto. Ha sempre assistito a tutti i nostri spettacoli, era legata da grande amicizia a Sergio. Un ricordo doveroso, per la sua bravura e la capacità di leggere il mondo femminile, verso il quale aveva un’attenzione molto forte».

Pavesi: «Entusiasta e coinvolgente»

Due spettacoli di Maria Gloria Grifoni, “Maddalena” e “Sull’Antigone”, erano stati portati in scena alla basilica di Galliano.

E aveva realizzato una performance anche al municipio canturino: «Degli anni in cui ho avuto modo di incontrarla – le parole del consigliere Francesco Pavesi, già assessore alla Cultura - ricordo una persona autenticamente entusiasta e coinvolgente, che credeva molto in quello che faceva». A quanto si apprende, le ceneri saranno sparse nel mare alla residenza di famiglia sull’isola di Minorca.

Silvia Cattaneo

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