Cantù, addio professor Di Bella
Fu vicepreside alle medie Anzani

Insegnava matematica anche ai ragazzi del college del basket. Aiutava negli studi campioni come Riva, Buratti, Bosa. Aveva 73 anni

In tanti a Cantù ricordano la sua capacità di affrontare la vita con una certa verve, la sua simpatia, ma anche il suo saper essere un insegnante severo, quel che bastava. E forse era proprio l’unione di queste qualità ad aver fatto breccia nel cuore di tantissimi ragazzi delle medie, a cui ha insegnato, per una vita, matematica e scienze.

È morto ieri, a 73 anni, Vittorio Di Bella, per anni vicepreside delle “Anzani”, per tutti, semplicemente, il professor Di Bella. Se lo ricordano tutti, gli studenti passati della “Francesco Anzani” di via Fossano, che in classe hanno trovato una figura quasi paterna.

Non solo: Di Bella, per anni, ha insegnato ai ragazzi del college della Pallacanestro Cantù. Per loro, quasi un tutore. Era Di Bella che si occupava spesso dei colloqui con gli insegnanti, che al pomeriggio dava una mano a fare i compiti a Eros Buratti, con il quale si era creato un rapporto speciale, Beppe Bosa, Antonello Riva.

Sono ore di lutto per la moglie Melina Campagna. E per i figli Antonio, Marco e Chiara. «Mio papà era originario di Santa Teresa di Riva, provincia di Messina, è arrivato qui in provincia di Como negli Anni Settanta, quando aveva 24 anni» il ricordo di Antonio, musicista.

«Ha sempre insegnato matematica e scienze alle medie. Da subito le prime cattedre, prima a Cadorago, poi alla Tibaldi di Cantù. Infine, alle Anzani, di ruolo, dove ha scritto la sua storia professionale, dove è stato più di dieci anni vicepreside, spalla destra dell’allora preside Fiorenzo Gagliardi. Alle Anzani ha insegnato nella G, che poi è diventata sezione musicale».

«Ma oltre che nella scuola - continua il figlio - papà era molto conosciuto nell’ambito del basket. I ragazzi del college della Pallacanestro Cantù, di tempo per studiare, ne avevano poco, ma gli volevano bene».

Oggi, mercoledì 11 marzo, fino alle 15.30, il feretro sarà nella camera ardente allestita al civico 7/b di via Pasubio. Alle 16, con i funerali sospesi per l’emergenza coronavirus, il feretro sosterà per un attimo davanti al cimitero maggiore di Cantù. Sarà l’addio a questo mondo del professore.

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