Cantù, altri 14 profughi
Ospiti in appartamenti di privati

Si tratta di un gruppo di africani accolti in uno stabile di via Ettore Brambilla. L’assessore Pavesi: «Sono accordi presi da una cooperativa, il Comune non c’entra nulla. Cercheremo di impiegarli in lavori socialmente utili»

Quattordici persone, ospitate da alcuni giorni in via Ettore Brambilla. Che presto potrebbero venire occupati in attività socialmente utili. Quattordici profughi, in massima parte africani, che si sono aggiunti ai 43 già presenti in città da qualche mese.

Il conto si ferma quindi a quota 57. Questi nuovi arrivi, però, stavolta hanno causato maggior clamore. Forse perché, in una città svuotata dalle vacanze agostane, molti hanno notato i giovani di colore che escono dal cancello al 15 di via Brambilla, poco lontano dal centro.

Molti li hanno visti camminare verso Pianella, dove peraltro si trova la sede della Lega Nord, da sempre sulle barricate quando di parli di questo tipo di ospitalità. E qualcuno ha anche contattato il sindaco Claudio Bizzozero, scrivendo in Comune per avere maggiori informazioni in merito a questi arrivi, avanzando il sospetto che si sia scelto tale periodo per far passare in sordina la vicenda.

Ma così non è. «L’ospitalità ai migranti viene gestita direttamente dalla prefettura – spiega il vicesindaco Francesco Pavesi – che avvisa il Comune quando sul proprio territorio vengono inviati dei profughi. È accaduto anche questa volta, come nei casi precedenti».

«A breve incontrerò i rappresentanti di tale cooperativa – prosegue Pavesi – che mi hanno garantito la presenza di un proprio educatore 24 ore su 24. Valuteremo insieme l’avvio di percorsi di occupazione in servizi socialmente utili per queste persone».

Altri dettagli sul giornale in edicola sabato 13 agosto.

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