Cantù batte Mariano sui saldi
«Partiti bene grazie alla qualità»

Nella città del mobile folla per gli sconti. Bolla (Confcommercio): «Le attività si rinnovano e c’è voglia di proporsi con brand di un certo richiamo»

È la Brianza che si guarda in vetrina, cerca le ragioni per saldi che, a Cantù, funzionano, e che, a pochi chilometri di distanza, a Mariano, quest’anno, no. Si tiene alta la bandiera della qualità, così come a Mariano, magari in zone meno centralissime di piazza Roma, e comunque pregevoli.

E quindi, quali motivi? Un rinnovamento nelle vetrine che a Cantù sembra più veloce rispetto a Mariano. Il fattore Seregno, più dannoso per i cugini comensi che per la città mobiliera. Un bacino di clienti più ampio. Ma conta anche la componente aleatoria del destino. Oggi soffia su Cantù. Magari, la prossima volta, su Mariano.

Tutto questo per dire che i saldi, a Cantù, a differenza di Mariano, sono partiti bene. C’è ottimismo tra i commercianti, si vedrà la navigazione nelle prossime settimane di promozione. Intanto, per una Mariano che piange, c’è una Cantù che, quantomeno, sorride.

«Un bell’articolo in saldo piace sempre, è appetibile, senz’altro posso dire che a Cantù sta pagando il fatto di avere qualità e brand nelle vetrine cittadine, vedo che anche a Mariano in diverse nuove attività c’è questa voglia di proporsi bene - dice Alessandro Bolla, Zanfrini Calzature, referente per Cantù di Confcommercio Como - forse in altre zone questo processo di rinnovamento è più lento. A Cantù la partenza per il momento è buona».

Non si lamenta nemmeno Giorgio Cattini, Bossi Abbigliamento. «Va un po’ a momenti, ma mi sembra che siamo in linea con le precedenti stagioni - afferma - Perché a Cantù con i saldi si riesce comunque a vendere? Come commercianti cerchiamo di tenere alto il livello e fare in modo che la gente arriva a Cantù, e anche gli eventi possono aiutare. Di fronte alle difficoltà, si guarda oltre e si prosegue. Quanto a Mariano, non saprei».

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