Cantù, code di due ore
e caos all’anagrafe
«Per i computer in tilt»

Personale contato, priorità non riconosciute, appuntamenti saltati, tempi lunghi per le carte d’identità. Gli utenti protestano. L’assessore Lapenna: «Domani andrà meglio»

L’anagrafe di Cantù nel caos, con utenti costretti a code anche di due ore. O, anche, tre ore di tempo necessario, fra attesa e sportello, per disbrigare una pratica qualsiasi. A chi ha prenotato sul sito del Ministero dell’Interno il rinnovo della carta d’identità, non è stata riconosciuta priorità rispetto alla telefonata in municipio. Risultato: due ore di attesa sotto il sole con i bimbi. Qualcuno si è lamentato per la scarsità di personale, con impiegati - pochi - impegnati su più funzioni. A qualcuno l’appuntamento è stato rimandato di due giorni.

Altri hanno mandato mail e attendono risposta da quasi due settimane. Tutto questo, come riferisce l’assessore all’anagrafe Andrea Lapenna, a causa, soprattutto, di un problema ai computer, che ha reso la situazione complessa, in particolar modo, in un paio di giornate della settimana appena conclusa, soprattutto giovedì.

In bocca al lupo per la prossima, anche se, secondo Lapenna, verosimilmente, dovrebbe andare tutto bene. Soprattutto, rimarca, se qualche dipendente dell’anagrafe potrà tornare allo sportello, dopo il periodo in smart working da casa. Intanto, qualcuno, a leggere tra varie testimonianze comparse qui e lì sui social, si è visto costretto a firmare i documenti all’esterno, sotto la pioggia battente. Altre volte, il sole sulle teste dei bambini o degli anziani.

Dentro, come raccontato da un utente, una sportellista presa a gestire carte d’identità più emissione di certificati. Affiancata poi da una seconda. Le liste d’attesa arrivano già ora ad agosto. Cosa è successo? «Mercoledì non andavano i computer - spiega l’assessore Lapenna, Forza Italia, che si è comunque scusato a nome dell’amministrazione - Giovedì è successo un po’ di trambusto, si sono trovati quelli del mercoledì, del giovedì, e quelli degli appuntamenti tramite il sito del Ministero. Noi come Comune non sappiamo chi fa le prenotazioni tramite Ministero, un’opzione venuta fuori con questa emergenza Covid. I dipendenti hanno dovuto fare salti mortali, per stare dietro a tutto. Presenti ce ne sono 5 su 11, gli altri 6 sono in smart working. Spero che il prima possibile si tolga questa modalità smart working, soprattutto per un ufficio come l’anagrafe».

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