Cantù, controlli su vasi e fioriere
Allarme tasse tra i commercianti

La società Abaco ha misurato l’occupazione di spazio pubblico degli elementi decorativi. Ma il vicesindaco Molteni è perplesso: «La giunta non ha ordinato questo tipo di verifiche»

Si teme una nuova stagione di tasse. Con Abaco, la società concessionaria che si occupa di esigere i tributi per conto anche del Comune di Cantù, impegnata, come hanno riferito i commercianti, a misurare le fioriere esterne ai negozi.

Centimetri che potranno trasformarsi, nel caso, in euro da scucire. I negozianti si difendono: dicono che i vasi sono pensati come un abbellimento alla città. E anche il Comune stesso, come riferisce il vicesindaco e assessore alle Attività produttive Giuseppe Molteni, non sembra gradire l’iniziativa: «Posso intanto dire che non sono direttive che abbiamo emanato. Abaco applica la normativa».

In effetti, sul sito Internet del Comune di Cantù, nella sezione regolamenti, si trova anche il “Regolamento per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione della relativa tassa”: la Tosap. Articolo 16, comma 3: «I vasi delle piante, le balaustre o ogni altro elemento delimitante l’area occupata si computano ai fini della tassazione». Commercianti avvisati.

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