Cantù è sotto l’assedio dei ladri
«Bimbi terrorizzati dopo i furti»

Via Petrarca, Montebaldo, Pascoli, Marsala, Domea: altri 5 colpi, tentati o riusciti

A farne le spese, soprattutto, i bambini. Spaventati, come è avvenuto in una casa del centro città. Dove i ladri, giunti poco prima, hanno fatto perdere poi il sonno ai piccoli. Oppure, posti di fronte a interrogativi più grandi di loro. Per colpa dei ladri arrivati all’ora di cena.

«Papà, quindi adesso dovremmo comprarci una pistola?», ha chiesto la piccola, in età da elementari, al genitore, in parte spiazzato dall’uscita della figlia. Il quale ha provato a spiegarle che, in realtà, avere un’arma è un affare complesso, oltre che potenzialmente pericoloso.

I ladri hanno letteralmente assaltato Cantù, nonostante la pioggia violenta di questi giorni. Si sono resi protagonisti di una serie di incursioni: almeno cinque. Dal centro alla periferia.

È successo, in più di un caso, proprio mentre l’altro giorno imperversava il nubifragio. Anche con un cambio di strategia. Spesso, in autunno, a giorno di pioggia corrispondeva giorno di riposo. Invece, stavolta, una serie di colpi con la pioggia e il vento. Utilizzati come copertura sonora per i rumori da scasso.

Verso le 19.30, in via Marsala, una strada dietro via Borgognone, tra il centro città e la periferia che guarda verso Figino, i ladri sono arrivati arrampicandosi sul cancello e scavalcando il balcone. In casa non c’era nessuno. In quel momento, la famiglia, con i bimbi, non c’era. Al rientro, la devastazione. I segni dello scasso, sulla portafinestra che dal balcone porta alla sala. Dentro, appartamento ribaltato. Ma, nell’era del denaro elettronico, i ladri non hanno trovato contanti. Né gioielli. Via a mani vuote.

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