Cantù, folla per l’addio a Pigi
«Altruista e sorridente, mancherai»

Tanti ieri pomeriggio al funerale dell’escursionista morto in un crepaccio in Francia. La cerimonia al Santuario della Madonna. L’ultimo canto dedicato a Pierluigi Tagliabue: “Signore delle cime”

Altruista e di animo gentile. Tant’è che lui stesso, anni fa, come è stato raccontato, aveva soccorso due canturini in difficoltà su un ghiacciaio. Destino ha voluto che se lo sia preso proprio la sua amata montagna, Pierluigi Caspani.

Disperso dieci giorni

In tanti hanno voluto partecipare ai funerali - ieri pomeriggio, dalle 15.30 -, al Santuario della Madonna dei Miracoli, del docente dell’Enaip in pensione, disperso per dieci giorni mentre era in vacanza in Alta Savoia con la moglie Marilena e gli amici, e poi trovato morto a 74 anni, in fondo a un crepaccio, fatale esito di un momento solitario di un’escursione.

Piena la chiesa, tanta gente sul sagrato. Ai piedi dell’altare, l’urna cineraria, inserita in un’installazione che ha ricordato il verde dei boschi e delle montagne. Tra i sacerdoti che hanno celebrato messa, don Giovanni Afker, comunità pastorale San Vincenzo, e don Agostino Frasson, appassionato ciclista come Caspani. “Pigi”, come l’hanno ricordato gli amici. «La morte non è l’ultima tappa ma solo un passaggio», la sottolineatura di don Afker.

«Ringrazio Dio di avermi fatto incontrare Pierluigi - ha detto don Frasson - seppur per un piccolo tratto, per 15, 20 giorni, ma sono bastati per sempre. I suoi momenti di serenità: il suo volto, il suo sorriso. Nei molti momenti trascorsi con lui siamo cresciuti nell’umanità e nella fede. Dentro di lui c’era un animo fine».

«Quello che abbiamo ascoltato nelle letture è importante, a partire dalla Lettera ai Corinzi in cui San Paolo - ha aggiunto - “La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità”. Tante di queste cose, Pierluigi me le ha comunicate. Il suo sorriso dice della sua serenità interiore».

«La tua presenza ci aiuterà»

È stato letto il messaggio di un amico: «Adesso che sei nell’infinito dell’orizzonte eterno il tuo compito non finisce, e sono certo che la tua presenza ci aiuterà». Qualcuno ha preso parola sull’altare, alla fine della celebrazione, come Gualtiero Zambonini

«Amava la montagna»

. «Ho conosciuto Pierluigi a Monaco. Amava la montagna, il cielo, l’acqua - ha detto - Ci siamo incontrati nella natura. Amava i libri, dai libri traeva ispirazione. Invito a coltivare le sue qualità, la capacità di donarsi, la sua gentilezza d’animo».

Un ricordo è arrivato anche da un istruttore, come lo era stato Caspani, di sci alpinismo. Che lo ha descritto come una persona che si distingueva dalle altre, anche nel campo degli istruttori. Grande gentilezza, un fascino particolare, una persona positiva per i colleghi, con grande capacità di comunicare agli allievi tanta fiducia.

Ha ricordato come, altruista, Caspani, in episodi di difficoltà sulla neve, per fortuna senza vittime, non esitò un attimo nell’intervenire. Per risalire, anche in condizioni pericolose, sul terreno difficile del Gran Zebrù, prendere la barella, ripercorrere il ghiacciaio, pur di raggiungere due amici feriti, di Cantù, per il trasporto a valle.

Pigi, una figura luminosa, è stato detto. Poi l’ultimo canto: “Signore delle cime”. Poi qualcuno ha accarezzato l’urna.

Christian Galimberti

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